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Grazie alla democrazia, Gay Pride e Forza Nuova stanno bene insieme

L'editoriale

Forza Nuova è intervenuta sulla mozione di Fratelli d'Italia discussa nell'ultimo consiglio comunale, riguardante il patrocinio concesso dalla Loggia al 'Brescia Pride'. L'ha definito nientemeno che esibizione "sodomita e carnevalesca", di cui tutti "farebbero volentieri a meno". Chiedendo inoltre l'eliminazione della 'carta antifascista', che vieta la concessione di spazi pubblici a gruppi politici che non affermano la propria estraneità a "fascismo, razzismo, antisemitismo e omofobia", riconoscendo come propri i "principi antifascisti della Costituzione".

Intanto non si capisce da dove venga quel 'tutti', visto che alle ultime elezioni cittadine FN ha preso la bellezza di 550 voti (0,7% del totale); e nemmeno da sola, ma presentandosi insieme ad Azione Sociale. Da sottolineare anche il termine religioso "sodomita", adatto a uno stato islamico dove vige la Shari'ah o al nostro Medioevo, non certo all'Europa laica e secolarizzata. Chissà poi se il partito parla di "carnevalata" anche per quei ragazzi rasati a zero, con svastiche tatuate sul collo, giacche nere e croci uncinate come orecchini. Ci sia permesso di dubitare.

Fortunatamente, viviamo in uno stato democratico dove chiunque può esprimere liberamente la propria sessualità e, da essa, trarre senso di gioia e di appartenenza. Ancor più democratico della sua bellissima Costituzione, che vieta "la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista"; interdizione mai fatta rispettare veramente, e così Forza Nuova può continuare a convivere insieme a tanti e colorati Gay Pride. Perché è la libertà ad essere un magnifico carnevale, dove c'è spazio per tutto e per tutti: dalle drag queen al Medioevo.

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