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Martedì, 23 Aprile 2024
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La frana si muove, rischio tsunami sul lago d'Iseo: "Siamo pronti anche al peggio"

Lunedì il sopralluogo dell'assessore regionale Pietro Foroni: “Siamo pronti anche al peggio”. Evacuati alcune zone considerate più a rischio

Non è ancora scongiurato il rischio “tsunami” sul lago d'Iseo: da giorni si parla dell'onda anomala che potrebbe travolgere le coste (in particolare quelle di Montisola) se dovesse staccarsi dalla montagna, dalla zona dell'ex miniera Ognoli a Tavernola Bergamasca, il milione e mezzo di metri cubi di materiale che si sta muovendo al ritmo di pochi millimetri al giorno. Difficilmente i detriti cadrebbero tutti in acqua, solo una piccola parte (forse un decimo, forse anche meno): ma tanto basterebbe per creare danni e disagi.

Per questo tutti i Comuni della zona, o quasi, hanno già predisposto un piano d'emergenza da attivare in pochi minuti nel caso le cose dovessero precipitare (nel vero senso della parola). A Montisola, invece, gli abitanti della frazione Porto di Siviano hanno già lasciato spontaneamente le loro abitazioni (una ventina di famiglie). Prima ancora di una qualsiasi ordinanza.

In corso due studi sul rischio frana

Lunedì sul posto si è presentato anche l'assessore regionale alla Protezione civile, Pietro Foroni. “Stiamo aspettando i due studi dei professionisti incaricati – spiega – a partire da quello del professor Nicola Casagli, ordinario di geologia applicata, mentre nel fine settimana è atteso il secondo, dal geologo incaricato dalla Comunità montana. Solo dopo ulteriori valutazioni decideremo come intervenire”.

Dalle prime indiscrezioni, in particolare sulle studio di Casagli, sembra anche anche a fronte dello scenario peggiore – l'improvvisa accelerazione della frana, con movimenti di diversi centimetri al giorno – ci sarebbe comunque il tempo di allertare, allontanare ed eventualmente evacuare la popolazione più esposta al rischio.

La situazione: già evacuate alcune aree

“Non ci sono elementi specifici a riguardo – dice ancora Foroni – ma se dovesse verificarsi l'ipotesi peggiore dovremo mettere in sicurezza tempestivamente la popolazione. Le case più a ridosso e il cementificio sono stati evacuati. A Montisola è già evacuata parte della popolazione in una frazione che poteva essere a rischio in caso di tsunami. Sulla frana è posizionato un radar, nei prossimi giorni faremo una valutazione sul rischio allarme”.

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