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Parroco allontanato in fretta dal paese per evitare uno scandalo

"E' una decisione presa per motivi personali"

Il parroco se ne va, cinque paesi senza prete: don Lorenzo Micheli ha lasciato le parrocchie bergamasche di Esmate, Fonteno, Riva di Solto, Solto e Zorzino. In una lettera ha spiegato la sua scelta per "motivi personali": sulla decisione, scrive invece il periodico Araberara, "don Lorenzo Micheli è stato trasferito in fretta e furia dalla Curia per una destinazione sconosciuta (neanche troppo) per evitare che lo scandalo (e non il peccato), travolgesse anche chi in questa storia non c'entra, appunto la Chiesa e la Curia in primis".

Nel suo passato l'ombra di un ricatto, un'estorsione di cui era stato vittima e per cui un uomo di 46 anni - all'epoca residente a Gazzaniga - era finito in manette dopo essere stato beccato dalle forze dell'ordine, mentre si faceva consegnare duemila euro in contanti proprio da don Lorenzo, al quale erano stati chiesti sotto la minaccia di svelare una loro presunta relazione. Da quell'episodio però sono passati degli anni: era l'inizio del 2019. Il sacerdote ha sempre negato il motivo dell'estorsione fornito dal 46enne, parlando invece di aver aiutato una persona in difficoltà, che, col passare del tempo, aveva iniziato a pretendere sempre più denaro e, per questo motivo, l'aveva querelato ai carabinieri, facendo scattare l'arresto in flagranza.

La lettera del parroco

Ora l'improvviso saluto, e la lettera d'addio di don Lorenzo pubblicata da Arberara e rivolta ai parrocchiani: "In questi giorni ho preso la decisione di rinunciare a essere il vostro parroco. E' una decisione presa per motivi personali: anche se mi è costato molto decidere, sento la necessità di prendere immediatamente un momento di sosta nella mia vita. [...] Con il Vescovo ho concordato come e dove vivrò questo periodo, in cui pur continuando a rimanere prete, non avrò incarichi pastorali". 

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