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Tutto regolare per la maxi-discarica: arriveranno milioni di metri cubi di rifiuti

Il Tribunale amministrativo ha respinto i ricorsi dei Comuni coinvolti dalla discarica Macogna, un'ex cava da 400 ettari che potrà ospitare 1,3 milioni di metri cubi di rifiuti

“Discarica Macogna in regola. Arriva una montagna di rifiuti”. Così titola Bresciaoggi nel riferire dell'esito negativo dei due ricorsi al Tar (unificati) presentati dai Comuni di Berlingo, Cazzago San Martino, Rovato e Travagliato: la sentenza del Tribunale amminsitrativo vale come via libera definitiva al conferimento di oltre 1 milione e 300mila metri cubi di rifiuti, in un'area da più di 400 ettari (che un tempo era una cava) principalmente in territorio di Cazzago ma che si estende anche ai paesi citati poche righe fa.

Proprio da Cazzago ancora sventola l'ultimo baluardo giudiziario: un ricorso al Consiglio di Stato la cui discussione a quanto pare è prevista per il prossimo settembre. Il Tar intanto è entrato nel merito dei vari aspetti contestati dai Comuni ricorrenti, tra cui la deroga della Provincia sui limiti delle concentrazioni di inquinanti presenti nei materiali trattati. Per il Tribunale amministrativo, con una serie di “controlli che abbattono efficacemente il rischio di dispersione degli inquinanti […] non si possono considerare automaticamente effetti negativi e significativi sull'ambiente e la salute”.

La storia di un lungo dissenso

Della discarica Macogna si parla da anni, forse addirittura dal 2010: nell'ultimo quinquennio al dibattito istituzionale si era affiancato quello “popolare”, con la nascita di un comitato intercomunale - “No alla discarica Macogna” - che nel tempo è riuscito a raccogliere più di 20mila firme, e a organizzare una manifestazione (nel 2015) a cui avevano partecipato migliaia di persone.

Niente da fare, almeno per il Tar: le autorizzazioni e le deroghe sono regolari, e dunque la raccolta dei rifiuti può continuare senza intoppi. Nel dettaglio, tra le tipologie di rifiuti conferiti nel maxi-impianto potrebbero esserci materiali di scarto a base di vetro, imballaggi, cemento e mattoni, mattonelle e ceramica, terre e rocce, terre di bonifica, residui plaastici, inerti di cantiere.

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