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Maschio, più di 77 anni, patologie pregresse: la vittima bresciana del Coronavirus

Dai dati di Regione Lombardia emerge l’identikit delle vittime bresciane di Covid-19: muoiono più uomini che donne, quasi l’80% ha più di 70 anni

Maschio, poco più di 77 anni, alle spalle almeno una o due patologie pregresse: è questo l’identikit della vittima bresciana da Coronavirus, secondo quanto riporta lo studio di Regione Lombardia che ha analizzato nel dettaglio gli oltre 4.800 decessi lombardi dall’inizio dell’epidemia. A Brescia sono già 1.044, quasi raddoppiati negli ultimi sette giorni: di questi il 72% sono uomini e il 28% donne, confermando così una tendenza già riscontrata a livello globale.

L’età media, come detto, è di 77,2 anni: dai 70 ai 79 anni è la fascia più colpita, il 39% delle vittime totali, seguita da quella compresa tra gli 80 e gli 89 (il 37%), tra 60 e 69 (il 13%) e dai 90 in su (il 6%). Nessuna vittima ha meno di 30 anni, sono solo tre i deceduti con meno di 40 anni. 

Anche sul tema delle patologie pregresse si conferma il trend lombardo e nazionale. Circa un morto su dieci non aveva alcuna patologia, almeno non nota: tutti gli altri ne avevano almeno una, se non di più. Degli oltre mille morti bresciani, circa l’85% aveva patologie cardiovascolari, il 33,5% diabete o altre patologie metaboliche, il 21,5% aveva il cancro o patologie correlate, il 10,5% aveva già problemi respiratori. 
 

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