Suora non vaccinata: «Se mi multano, non pago»
La religiosa si farà vaccinare solo se lo Stato le garantirà 7 milioni di euro in caso di problemi
Dice di non essere una "no vax", ed è disposta a vaccinarsi solo se lo Stato firma una lettera in cui si impegna a darle un risarcimento di 7 milioni nel caso le succeda qualcosa. Suor Rosalina Ravasio, fondatrice della comunità Shalom che si occupa di tossicodipendenti a Palazzolo sull'Oglio, amica del CT della Nazionale di calcio Roberto Mancini, torna a far parlare di sé.
La religiosa ha parlato durante il tradizionale concerto del Romitaggio, lo scorso 8 gennaio, alla presenza del vicario generale della Diocesi di Brescia don Gaetano Fontana. Nella circostanza, ha ribadito: «Hanno messo l’obbligo del vaccino oltre i 50 anni, me el vacino el fo mia ("il vaccino non lo faccio" in dialetto) ma non perché sono no vax o sì vax, ma perché non mi fido di tutte le balle che hanno detto su questi vaccini».
«Se sono obbligata a fare il vaccino - ha proseguito suor Rosalina - chiamo l’avvocato e faccio fare una lettera. Perché la Provvidenza è molto più grande dello Stato. Lo Stato non riuscirebbe a mantenerci così bene come la Provvidenza. Faccio fare una lettera dove dico che se dovesse succedermi qualcosa, come una trombosi, chiedo 7 milioni di risarcimento. Se lo Stato firma che mi dà 7 milioni allora io faccio la prima dose, senza fare l’ultima ma la prima la faccio. Se non firma - ha concluso la suora - non mi può dare la multa e non mi può penalizzare. Amen».