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Giovedì, 28 Marzo 2024
Coronavirus

Il 2021 sarà l'anno della svolta: quando finirà la pandemia e potremo toglierci le mascherine

Giro di opinioni tra virologi ed epidemiologi. Secondo i più ottimisti il traguardo dell'immunità di gregge potrebbe essere raggiunto già in estate. Conte: "Ad aprile contiamo di vaccinare 15 milioni di italiani"

Il 2021 sarà l’anno della fine della pandemia. Ne sono convinti quasi tutti i virologi e gli infettivologi interpellati dall’AdnKronos per capire cosa dobbiamo aspettarci dall’anno venturo. Le risposte sono unanimi: di sicuro quello che verrà non sarà un anno funesto come il 2020, ma per sconfiggere il Sars-Cov-2 la strada è ancora lunga e lastricata di insidie. Quano potremo dire di avercela fatta? I camici bianchi e i tecnici del Cts sono concordi nel ritenere che per raggiungere l’immunità di gregge sarà necessario vaccinare il 60-70% della popolazione. Si tratta di 35-40 milioni di italiani, laddove il numero esatto dipenderà dall’effettiva efficacia del vaccino. Ad ogni modo, si parla di fine estate/inizio autunno. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha detto a ‘Porta a Porta’ che “la previsione è arrivare a 10 o 15 milioni di cittadini sottoposti a vaccinazione per avere un impatto significativo. Dovremmo arrivarci ad aprile”. Ciò significa che già a inizio estate potremo dire addio alle mascherine? Non è detto. Anzi. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco i dispositivi di protezione andranno indossati “fino a quando non avremo il 70% di vaccinati". E dunque - stando alle previsioni - non prima del prossimo autunno. Ma ovviamente molto dipenderà dai dati dell’epidemia. Se i contagi dovessero calare in modo deciso, le regole potrebbero essere un po’ più lasche. Vediamo cosa ne pensano gli esperti. 

Per Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, "il 2021 sarà molto meglio del 2020: sarà l'anno del vaccino e della vaccinazione di massa, se saremo bravi tutti noi a convincere chi è scettico. Se lo faremo arriveremo tra l'estate e l'autunno ad avere 40 mln di persone immunizzate".  "Sarà un anno di rinascita e speranza dal punto di vista umano, ma anche di ripartenza per l'economia - dice Bassetti all'AdnKronos - Avremo dei casi, si parlerà di ondate almeno per gennaio-febbraio. Ma sarà anche l'anno della consapevolezza: ci saranno tanti vaccini e questo deve farci sperare per il meglio".

Anche per Massimo Andreoni, direttore Uoc Malattie infettive all'università di Roma Tor Vergata, il 2021 sarà un anno di "svolta nella lotta all'epidemia Sars-CoV-2 con l'arrivo di diversi vaccini. A maggior ragione serve anche un ultimo sforzo di attenzione per arrivare nel modo migliore all'immunizzazione. Dobbiamo tenere duro ancora per 8-9 mesi, ma c'è la speranza che sia un percorso che ci porterà fuori dal tunnel. Possiamo cercare di accorciarlo e far sì che tutto vada per il verso giusto rispettando le misure anche nei prossimi mesi". 

Lopalco: "Usciremo da questo incubo, la svolta già in estate"

È più ottimista Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e assessore regionale alla Sanità della Puglia che, all'Adnkronos Salute, spiega di "guardare con ottimismo all'anno che sta arrivando"."Il 2021, già in estate, potremo considerarlo l'anno della svolta. I vaccini ci aiuteranno a lasciare alle nostre spalle questo incubo". Ne è convinto Questo grazie soprattutto ai vaccini: "Gli elementi per confidare nel fatto che la vaccinazione possa mettere la parola fine alla pandemia ci sono tutti", dice. Ma proprio per questo serve, ora, avere un supplemento di attenzione nelle feste. "Davvero l'invito a tutti è al massimo della prudenza. Il fatto che persone che non si sono frequentate nelle scorse settimane o mesi si riuniscano al chiuso magari mangiando insieme è una opportunità di diffusione del contagio enorme. Serve un po' di (ulteriore) pazienza e prudenza".

Clementi: "Spero nell'immunità di gregge entro giugno o settembre"

Per Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e virologia dell'ospedale San Raffaele di Milano, il 2021 "sarà auspicabilmente l'anno della vaccinazione anti-Covid di tutti gli italiani. Mi augurerei che la copertura fosse molto di più del 70% che è considerato l'obiettivo minimo perché ci possa essere un'importante barriera alla diffusione del virus. L'auspicio è di arrivare a questo traguardo" dell'immunità di gregge "entro giugno 2021. La previsione è che si potrebbe arrivare entro settembre e già mi accontenterei. Vorrebbe dire un bel successo". C'è però una condizione determinante in questa sfida dell'immunizzazione, spiega il virologo all'AdnKronos: che l'organizzazione della somministrazione del vaccino possa essere ottimale. "Mi fa ben sperare il fatto che sia stato coinvolto l'Esercito sulla logistica di questa operazione. È un po' una garanzia", osserva. E' sull'obiettivo immunità di gregge che bisogna puntare, dunque. "Lì ce la giochiamo". 

Fonte: Today

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