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Campagna vaccinale: ipotesi Freccia Rossa per la città

L'Asst e la Loggia stanno lavorando per individuare le strutture adatte ad accogliere gli hub vaccinali cittadini

Tante ipotesi, poche certezze. Da settimane ormai a Brescia si lavora alacremente per individuare gli hub dove verranno somministrati i vaccini alla popolazione della città. Tempistiche, logistica interna, parcheggi, costi: la questione è alquanto complessa, e coinvolge diversi soggetti, a partire ovviamente dall'Asst e dal Comune. 

Da oltre un mese, una delle sedi è stata individuata presso l'ex capannone Omb (la fabbrica dove venivano realizzati i cassonetti e i mezzi per la raccolta dei rifiuti) a Sant'Eufemia, una struttura per molti versi ideale - per la superficie utile, per la presenza di parcheggi, per la vicinanza alla metropolitana, per il fatto che è di proprietà di Brescia Mobilità - ma la cui preparazione richiede costi non indifferenti (il quotidiano Bresciaoggi, che riporta la notizia nel numero in edicola stamane, parla di 200mila euro) e tempi lunghi (tutto potrebbe essere pronto non prima di fine marzo-inizio aprile). Così spunta il nome del centro commerciale cittadino, il Freccia Rossa, in crisi da tempo, ma in cerca di rilancio, dove la proprietà avrebbe messo a disposizione una superficie di 800 metri quadrati, che potrebbe raddoppiare entro pochi giorni. 

Il Freccia Rossa si aggiungerebbe fin da subito al centro tamponi e all'hub vaccinale di via Morelli. Altri luoghi che potrebbero diventare hub vaccinali, anche per l'hinterland, sui quali si sta ragionando sono la palestra di via Raffaello a San Polo, il polivalente di via Collebeato, quello di via Nullo, il centro civico di Casazza, una struttura in via Livorno a Chiesanuova e il palazzetto di Roncadelle.

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