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Viaggio in Russia, nel pacchetto c’è anche lo Sputnik: 300 bresciani si prenotano

La nuova frontiera del turismo: un viaggio in Russia per la vaccinazione anti-Covid. All’iniziativa avrebbero aderito più di 300 bresciani

Vacanze romane? Macché. Né tanto meno una qualche isola caraibica (almeno per ora). La nuova frontiera è un pacchetto completo per la Russia, andata e ritorno, vaccino compreso. Lo scrive il Giornale di Brescia: all'iniziativa, promossa dal tour operator Eurasian Travel di Bologna, avrebbero già aderito più di 300 bresciani  (e tanti altri lombardi), e ancora a centinaia avrebbero chiesto informazioni.

Pronti a pagare più di 2mila euro (il prezzo base) per un soggiorno di tre settimane, ma che oltre alla vacanza comprende (appunto) anche il vaccino Sputnik. E' una sorta di “vaccino di Stato”, che la Russia sta utilizzando nella bilancia internazionale di potenza e su cui si vociferava potesse essere prodotto anche in Brianza. E' sviluppato con la tecnologia dell'adenovirus, quindi un vettore virale (inattivato) per la produzione di anticorpi.

Non è ancora stato autorizzato dall'Ema, l'Agenzia europea per il farmaco, né utilizzato nei grandi Paesi occidentali. I primi studi confermerebbero comunque l'elevata efficacia anche di questo vaccino, anche se per ora sarebbe stato poco utilizzato anche in patria. Ma al di là delle questioni scientifiche, non c'è più da stupirsi che in un mondo dove tutto è merce anche la vaccinazione (e la salute) diventa tale.

Non solo vaccino: check-up e test sierologico

Ma sulla vacanza per il vaccino – che non può durare meno di tre settimane, perché anche Sputnik ha bisogno di due somministrazioni, una prima a una seconda dose: nel mezzo anche un check-up in una clinica privata e un test sierologico – al momento emerge ancora qualche dubbio: l'autorizzazione al viaggio, ad esempio, con la necessità di un visto all'arrivo. E la disponibilità del vaccino: è davvero così facile prenotare una dose per un turista straniero?

Dopo la Russia, il Medio Oriente e Cuba?

E infine, il passaporto vaccinale: sarà il “green pass” per muoversi e spostarsi dalla prossima estate in poi. Ma se lo Sputnik non venisse riconosciuto dall'Ema, allora non verrebbe riconosciuta neanche la vaccinazione. Insomma, si vedrà. Anche se non c'è solo la Russia all'orizzonte delle vacanze vaccinali. C'è chi parla del Medio Oriente, ma soprattutto a Cuba. Qui si sta lavorando al vaccino Soberana: e sia in patria che oltreoceano, trattative in corso per offrire costose vacanze all inclusive a ricchi turisti occidentali, disposti a pagare fior di quattrini per una somministrazione caraibica.

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