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Mascherine e valvole per respiratori: così 3 sorelle bresciane lottano contro il virus

Prototipi di mascherine da stampare in 3D e valvole per convertire la maschera da snorkeling in respiratori: così lo studio creativo Mood-Art Graphic Design di Rovato ha convertito la sua attività ai tempi dell'emergenza Coronavirus.

Chiara, la restauratrice. Jessica, la grafica. Monica, la designer. Tre sorelle, ma anche le menti e mani creative dietro allo studio Mood-Art Graphic Design di Rovato. Una realtà nuovissima, fondata solo nel gennaio 2019, specializzata nella creazione di grafiche e progetti d'interni. Come altri studi bresciani ha risposto all'emergenza Coronavirus mettendo a disposizione know-how e strumenti.

Tutto grazie a una stampante 3D arrivata proprio poco prima che scoppiasse l'epidemia: "L'avevo acquistata per produrre oggetti decorativi - ci spiega Monica Bono -, invece la sto usando per stampare alcune mascherine che ho progettato, data la carenza dei dispositivi sul mercato - e raccordi in Pla (un'innovativa bioplastica derivata dalla trasformazione degli zuccheri presenti nel mais e nella barbabietola) per convertire le maschere da snorkeling in respiratori."

Come tantissime altre realtà del territorio, lo studio fondato dalle sorelle Bono ha risposto all'appello lanciato qualche giorno fa dall'associazione FabLab Brescia che chiedeva agli associati "la realizzazione urgente di 500 kit per convertire la maschera Easybreath da snorkeling di Decathlon in maschera respiratoria d'emergenza partendo dal progetto sviluppato e reso disponibile dall'azienda bresciana Isinnova".

Monica ha passato gli ultimi giorni a stampare e rimuovere i supporti dei raccordi che uscivano dalla stampante 3D: "Martedì mattina mia sorella Jessica ha consegnato un lotto di 6 coppie di valvole." Un piccolo contributo, lo ha definito Monica, ma che potrà concorrere a salvare diverse vite. L'obiettivo è infatti stato raggiunto e le valvole consegnate alla protezione civile.

Non solo. Data la difficoltà di reperirle sul mercato, Monica si è inventata dei prototipi di mascherine, con filtro, per tutti coloro che ne avessero necessità. "Il file con il prototipo da stampare in 3D è gratuito ed è a disposizione di tutti. Anche queste sono realizzate in bioplastica, ma sto sperimentando un'altra plastica più morbida che si adatta meglio al viso. Ognuno poi userà il materiale che ritiene più idoneo come filtro. Ci sono tre modelli, in base alla grandezza del viso: sono riutilizzabili all'infinito, perché basta lavarle con acqua e sapone dopo ogni uso. Certo non sono dispositivi certificati, ma siccome quelli scarseggiano ed è giusto che li usino medici e infermieri, speriamo che le nostre possano aiutare a proteggersi e proteggere dal virus. Abbiamo già girato il file a un caseificio della zona"

Non tutti però posseggono una stampante 3D: "Se serve le stampiamo noi - assicura Monica - ci stiamo attrezzando per accogliere eventuali richieste di chi ne avesse urgente bisogno" . Tutte le informazioni a questo link.

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