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Coronavirus Rovato / Piazzale Pierpaolo Pasolini

Nuovo Dpcm, barista bresciana si ribella: “Io non chiudo alle 18, arrestatemi”

Chiara, titolare del Diego Caffè di Rovato, ha deciso di protestare contro il nuovo decreto.

Non solo Napoli. Il vento di protesa contro il nuovo Dpcm e il semi-lockdown soffia forte anche nel Bresciano. In realtà nella nostra provincia baristi e ristoratori sono in subbuglio dalla scorsa settimana - quando è entrato in vigore il coprifuoco imposto da Regione Lombardia - e l’ulteriore stretta del governo, che sancisce lo stop alle 18 per le attività del settore, ha inasprito ulteriormente la posizione di molti di loro. 

C’è chi protesta sui social e chi invece ha deciso di passare all’azione, ignorando del tutto le nuove limitazioni imposte dal decreto siglato, sabato notte, dal premier Giuseppe Conte. È il caso di Chiara Casantello, giovane barista bresciana: "Potere al popolo. Io non chiudo alle 18… Arrestatemi". Questo il messaggio scritto a chiare lettere sul cartellone appeso alla porta d’ingresso del Diego Caffè di Rovato. 

E la titolare del locale di piazzale Pasolini fa sul serio: "Dalle 18 in poi servirò gli aperitivi come di consueto. Non posso permettermi di perdere altri guadagni: sto ancora pagando i debiti del precedente lockdown e ho un bambino di 10 mesi da mantenere."

Esasperata, senza paura e pronta a tutto: oltre ad annunciare pubblicamente di voler disobbedire, la 28enne non teme le eventuali conseguenze. "Che mi diano la multa, tanto non la pagherò. Mi possono anche arrestare, non c'è nessun problema: è ora di ribellarsi sul serio, altrimenti tra qualche mese chiudiamo tutti. E per sempre."

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