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In Lombardia quasi nessuno rifiuta il vaccino anti coronavirus

L'orgoglio di Attilio Fontana: "Grazie alla popolazione lombarda"

Voglia di ripartire. Voglia di dimenticare il dolore. Voglia di cancellare le cicatrici. In Lombardia, nessuno o quasi rifiuta il vaccino anti covid. A garantirlo, con una discreta dose di orgoglio, è stato il governatore regionale, Attilio Fontana. 

Venerdì, parlando durante la conferenza stampa convocata per annunciare il calendario con le date per le vaccinazioni, il presidente lombardo ci ha tenuto a sottolineare un aspetto. "Mi auguro che, a livello nazionale, si tenga conto dell'atteggiamento assunto dal popolo lombardo: non ci sono stati casi, se non in percentuale irrisoria, di rifiuto del vaccino - le parole del numero uno del Pirellone -. La nostra gente ha accettato di non mettere in discussione il tipo di siero da ricevere per l'inoculazione perché molti lombardi hanno sofferto direttamente o indirettamente a causa delle ferite provocate dalla perdita di persone care. Tutti noi, insieme - ha assicurato Fontana -, vogliamo superare il periodo drammatico che abbiamo vissuto".

E infatti lo stesso Fontana nei giorni scorsi si era detto pronto a ricevere da altre regioni le dosi di AstraZeneca rifiutate dalla popolazione, rimarcando che in Lombardia quasi nessuno aveva detto no. 

In Lombardia si può scegliere il vaccino covid? 

A fargli eco è stato poi Guido Bertolaso, il coordinatore regionale per la campagna vaccinale, che non ha risparmiato qualche piccola stoccata. "I 'vax day' - ha detto riferendosi alla scelta di alcune regioni di aprire le vaccinazioni a tutte le fasce d'età in determinate giornate - sono momenti che servono a cammuffare il fatto che non si riescono a fare prenotazioni secondo linea coerente e precisa".

"In molti - ha continuato il commissario - ci chiedono perché in Lombardia non si possa scegliere il vaccino. Il motivo lo ha spiegato il presidente del consiglio, Mario Draghi, dicendo che ci si vaccina con quel che capita, lo dicono tutti gli scienziati. Molti si sono vaccinati con AstraZeneca, pur avendo, presidenti e ministri, la possibilità di trovare una stradina parallela per vaccinarsi. E invece tutti hanno dato l'esempio. Allora chi dice che si deve poter scegliere va contro le direttive nazionali. Se l'avesse detto qualcun altro - ha concluso - sarebbe scoppiata la polemica, ma siccome lo fanno solo alcune realtà regionali tutti zitti allineati e coperti".

Fonte: MilanoToday

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