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Coronavirus

La risalita del Covid: indice Rt a 1,30, otto regioni a rischio alto

I dati aggiornati contenuti nel monitoraggio realizzato da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità: l'incidenza torna sopra 500 su 100mila abitanti, in aumento anche i ricoveri in terapia intensiva

La pandemia è tutt'altro che finita, anzi, secondo i dati contenuti nel consueto monitoraggio realizzato dall'Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute, sono diversi i valori in fase di peggioramento nell'ultima settimana: dall'incidenza all'indice Rt, fino ai ricoveri in terapia intensiva e in area medica

Covid salgono incidenza e indice Rt

Secondo i dati dell'Iss, l'incidenza settimanale a livello nazionale sale a 504/100mila nel periodo 7-13 ottobre, rispetto al dato di 441/100mila del periodo 30 settembre-6 ottobre. "La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11% vs 12%)", si legge nel rapporto Iss-ministero. "Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54% vs 53%), come" pure "la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% vs 35%)".

In crescita e ancora sopra la soglia epidemica anche l'indice di trasmissione Rt. Nel periodo 21 settembre-4 ottobre, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,30 (range 1,15-1,38), in aumento rispetto alla settimana precedente (1,18) e superiore al valore soglia. L'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero diminuisce leggermente - si sottolinea nel report - ma si trova ancora oltre la soglia epidemica a 1,20 (1,17-1,24) al 4 ottobre, rispetto a 1,28 (1,23-1,32) al 27 settembre.

Aumentano i ricoveri

Ricoveri Covid ancora in aumento in Italia, sia nelle terapie intensive sia negli altri reparti. Secondo il monitoraggio settimanale Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, "il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 ottobre), rispetto al 1,8% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 6 ottobre); il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 10,0% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 ottobre), rispetto all'8,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 6 ottobre)".

Otto regioni a rischio alto

Questa settimana in Italia - conclude il report - "8 regioni/province autonome sono classificate a rischio alto" per Covid, "di cui 7 per la presenza di molteplici allerte di resilienza; altre 12 sono a rischio moderato", mentre "solamente una è classificata a rischio basso. Diciotto regioni/pa riportano almeno una allerta di resilienza; 8 riportano molteplici allerte di resilienza". Salgono a 6, rispetto alle 4 della settimana scorsa, le regioni/province autonome italiane con ricoveri Covid sopra la soglia d'allerta del 15%. L'occupazione in area medica supera questo dato in Calabria (16%), Pa di Trento (17,2%) e Friuli Venezia Giulia (17,5%), a cui si aggiungono Pa di Bolzano e Umbria con dati superiori al 20% (23,6% e 26,6% rispettivamente), e la Valle d'Aosta con un picco del 56,7%. Relativamente alle terapie intensive, l'occupazione più alta si registra in Friuli Venezia Giulia (6,3%) e Pa di Bolzano (6%). Sopra il 3%, ma tutte sotto il 4%, ci sono Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Pa di Trento, Piemonte (3%), Toscana e Veneto.

Fonte: Today.

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