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Coronavirus

Covid, tremano gli ospedali: in 4 giorni Terapie Intensive quasi raddoppiate

Il sistema regge, ma la situazione è al limite: più di mille ricoverati Covid in provincia di Brescia, oltre 90 in terapia intensiva

Sarebbero già più di un migliaio i pazienti Covid ricoverati nelle strutture ospedaliere della provincia di Brescia, pubbliche e private: e questo al netto dei trasferimenti dei degenti – che proseguono ormai da una decina di giorni – in altri presidi della Lombardia (in particolare a Bergamo, Cremona e Milano). E' la furia della terza ondata, per ora concentrata su Brescia – al di là dei ricoveri, l'incidenza è di 516 casi ogni 100mila abitanti in sette giorni, in Lombardia è 268 – ma che si sta rapidamente estendendo nel resto della regione, già in zona arancione ma che ora rischia il rosso.

La situazione nelle terapie intensive

Al momento il sistema regge, anche se arranca: siamo già al limite delle terapie intensive, al 3 marzo non ci sarebbe più un posto libero. O quasi. Così come, da domenica scorsa, sarebbero quasi raddoppiati i posti letto occupati da pazienti in gravi condizioni: siamo già oltre i 90, di cui 34 al Civile, 20 negli ospedali dell'Asst del Garda (Desenzano, Gavardo e Manerbio: a Prevalle niente terapie intensive), 16 in Poliambulanza, una decina negli ospedali del Gruppo San Donato e in Franciacorta, 4 in Valle Camonica.

In tutta la provincia più di 1.000 ricoverati

Sul fronte dei ricoveri totali, dicevamo, si stima più di un migliaio di pazienti in tutta la provincia: circa 380 nelle strutture dell'Asst Spedali Civili (oltre a Brescia, Gardone Valtrompia e Montichiari), 190 nell'Asst del Garda, 130 in Poliambulanza, 120 al Gruppo San Donato, 110 negli ospedali dell'Asst Franciacorta (Chiari e Iseo), una sessantina all'ospedale di Esine (quello di Edolo è ancora Covid-free).

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