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Coronavirus Vobarno

Prima sanificano la Rsa, poi pranzano tutti insieme senza distanziamento

Il pranzo, preparato dagli alpini, è stato consumato presso la locale sede delle penne nere: le foto sono apparse sui social

Un pranzo in compagnia, nella sede degli Alpini, dopo un'attività di volontariato nella Casa di riposo del paese. Tutto normale, se non fosse in corso a livello globale la più grande epidemia da un secolo a questa parte. È accaduto a Vobarno, ed è diventato di dominio pubblico dopo che qualcuno dei presenti ha avuto la bella idea di pubblicare le foto su Facebook. 

Il "pranzo galeotto" è avvenuto sabato 9 maggio. Di mattina, alcuni volontari del locale gruppo alpini hanno assistito - con tanto di tute, guanti e maschere di protezione - i tecnici militari del settimo reggimento Nbcr e gli alpini della Protezione civile del Villaggio Prealpino nell'opera di sanificazione della casa di riposo «Irene Rubini Falck». Terminato il lavoro ci sono stati il tradizionale alzabandiera e l'inno di Mameli, dopodiché il rompete-le-righe e il pranzo incriminato. 

A rendere evidente l'accaduto, documentato sui social, è stato il gruppo di minoranza «Impegno civico» che ha rivolto in forma scritta una serie di domande al primo cittadino Paolo Pavoni, a cominciare dalla richiesta di sapere chi fossero gli ospiti del pranzo, e se fossero presenti operatori che lavorano nella Rsa, e il presidente della Fondazione. La preoccupazione del gruppo di minoranza è lecita: in un incontro così affollato, vi potrebbero essere state presenti, a loro insaputa, anche persone positive asintomatiche che potrebbero aver diffuso il virus tra i convitati. E, ancora peggio, tra gli sopiti anziani della stessa Rsa. 

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