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Coronavirus, nuovo focolaio in Cina e lotta contro il tempo: "Situazione grave"

A Pechino si registrano 27 nuovi contagi da Coronavirus, portando a 106 il numero dei casi registrati negli ultimi giorni, tanto da far parlare di una situazione "estremamente grave". L'Oms è preoccupata per l'emersione del nuovo focolaio.

Il Coronavirus non è stato sconfitto e continua a circolare, anche se in maniera minore rispetto ai mesi scorsi. La guardia deve restare alta: soprattutto in Lombardia e nel Bresciano, dove la discesa della curva dei contagi è lenta (anche lunedì 259 nuovi casi in tutta la regione, di cui 56 nella nostra provincia). E quello che sta avvenendo negli ultimi giorni a Pechino deve indurre alla massima cautela: la nuova ondata di infezioni preoccupa, e parecchio, la Cina. 

Nella capitale si registrano 27 nuovi contagi da Coronavirus, portando A 106 il numero dei casi registrati negli ultimi giorni, tanto da far parlare di una situazione "estremamente grave". Il nuovo focolaio è nel distretto sud-occidentale di Fengtai, la cui origine viene fatta risalire al mercato agroalimentare di Xinfadi. Ed è scattato di nuovo il lockdown, anche per le zone limitrofe. Vietati anche tutti gli spostamenti interprovinciali. 

In un incontro con i giornalisti, il portavoce della municipalità della capitale cinese, Xu Hejian, ha detto che Pechino è impegnata "in una lotta contro il tempo" per fermare il contagio, attraverso "le misure più strette, decisive e determinate". In totale, secondo quanto riferito dal ministero della Sanità cinese, in tutto il Paese si registrano 40 nuovi casi di Coronavirus, di cui otto importati. Salgono così a 83.221 i contagi in Cina, mentre il numero dei decessi resta fermo a 4.634.

Secondo il Global Times, dopo la scoperta del cluster nel mercato ortofrutticolo di Pechino, a Wuhan, epicentro dell'epidemia, sabato è iniziata un'ispezione di tre giorni nei supermercati e nei mercati e tutti i "6.178 campioni presi dai mercati, anche su coltelli e taglieri, sono risultati negativi al Coronavirus".

Il nuovo focolaio cinese preoccupa anche l'Oms, che però sottolinea la risposta "immediata" delle autorità cinese. Lo ha detto Michael Ryan, direttore esecutivo delle emergenze dell'Oms. Un nuovo focolaio è "sempre fonte di preoccupazione, soprattutto quando non ne è stata rintracciata l'origine" ha detto Ryan, "ma quel che vediamo è una risposta immediata". Le autorità cinesi, "come quelle di molti altri paesi, hanno imparato molto nella gestione della pandemia".

Fonte: Today.it

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