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Coronavirus

Nel nuovo Dpcm Draghi lockdown 'automatici', anche Pasqua sarà blindata

Nuovo Dpcm in arrivo, con lockdown “automatico” per i territori che superano i 250 casi ogni 100mila abitanti in sette giorni. Stretta in vista anche a Pasqua

Conto alla rovescia per la nuova (e annunciata) stretta del Governo per limitare il diffondersi della terza ondata di coronavirus. La decisione potrebbe essere presa già in queste ore, massimo venerdì: l'ipotesi più accreditata è quella di un nuovo Dpcm, in vigore già da lunedì, in cui sarebbe previsto un lockdown “automatico” per tutti quei territori che superano la soglia dei 250 contagi ogni 100mila abitanti in sette giorni. Per capirci: la provincia di Brescia, oggi in arancione scuro come tutta la Lombardia, al 10 marzo è ancora a quota 550 casi ogni 100mila abitanti in sette giorni, seconda provincia più colpita d'Italia dopo Bologna (592). Il dato in Lombardia è di 310, quello italiano di 244.

Come sarà il nuovo lockdown

Quando si parla di lockdown s'intende, per ora, la zona rossa: quindi una chiusura quasi totale, compresi i negozi che invece in arancione sono ancora aperti. E se in arancione è comunque possibile muoversi all'interno del proprio Comune, senza autocertificazione, in zona rossa lo si potrà fare ma solo presentando l'autodichiarazione, e giustificando gli spostamenti per motivi di salute, lavoro o inderogabile necessità. La nuova “serrata”, anche a Brescia, potrebbe partire il 15 marzo per durare fino al 28 marzo (compreso)

Tutto chiuso anche a Pasqua

Ma ovviamente non è finita. Pare certa anche la chiusura generalizzata (ovviamente, bar e ristoranti compresi) anche per il weekend di Pasqua, da sabato 3 a lunedì 5 aprile. Come già successo a Natale, ma con alcune restrizioni in più: niente visite ad amici e parenti non conviventi. Quindi nessuna “deroga” come invece era previsto nel periodo natalizio. La visita a parenti e amici, ricordiamo, è vietata sia in zona rossa che nell'attuale situazione bresciana (e lombarda), la zona arancione rafforzata.

Tra le tante ipotesi ce n'è anche una ancora più estrema. Sarebbe una sorta di ritorno al passato, come un anno fa: chiusura totale se non per le attività essenziali (quindi comprese le aziende, che oggi sono tutte aperte?) e divieto di uscire di casa se non per gli ormai celebri motivi, ovvero salute, lavoro e necessità (purché conclamata). Oppure una versione più soft: zona rossa e chiusure solo nei fine settimana. La primavera intanto, tarda ad arrivare.

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