"Siamo stanchi: la nuova stretta era necessaria, ma forse è già troppo tardi"
Ottavio di Stefano, presidente del consiglio direttivo dell'Ordine dei medici della provincia di Brescia, ritiene indispensabili le misure restrittive adottate con l'entrata in vigore della zona arancione "rafforzata"
Gli ultimi dati non sono incoraggianti. Nelle ultime 24 ore a Brescia e provincia si sono registrati 973 casi di positività al Coronavirus, oltre 1/5 di quelli di tutta la Lombardia.
A fronte di una situazione sempre più allarmante e dell'entrata in vigore, dallo scorso martedì, della nuova ordinanza restrittiva che vede tutta la provincia in zona arancione "rafforzata", non mancano le reazioni da parte degli esperti del settore.
Tra questi, Ottavio di Stefano, presidente del consiglio direttivo dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Brescia che si è espresso favorevolmente circa le nuove restrizioni imposte dall'ordinanza regionale.
"Siamo stanchi - ha dichiarato ai microfoni di Radio 24 - le misure restrittive secondo noi erano indispensabili, stavamo andando fuori tempo o, forse, non so se ci siamo già andati".
"I medici e gli operatori della sanità, - ha aggiunto di Stefano - stremati da un anno ineguagliabile per stress lavorativo fisico e psichico, sono di fronte a una nuova durissima sfida. Occorre mantenere alta la guardia soprattutto dove si manifestano focolai di variante inglese, bisogna intervenire chirurgicamente chiudendo, facendo tamponi e vaccinando".