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Coronavirus: stop agli interventi programmati e non urgenti in ospedale

E' operativo il nuovo “piano anti-Covid” degli ospedali lombardi: riduzione delle attività negli hub Covid, tra cui il Civile, stop agli interventi non urgenti nelle altre strutture

“Nessun lockdown sanitario ma una rimodulazione organica e funzionale delle attività sanitarie negli ospedali lombardi. La rapida evoluzione epidemiologica e il conseguente aumento del numero dei ricoveri hanno determinato la necessità di un ampliamento della disponibilità dei posti letto Covid intensivi, per acuti e sub-acuti, e delle degenze di sorveglianza”. Tradotto: tutti gli interventi programmati e non urgenti potranno essere sospesi o rimandati.

Riduzione delle attività negli hub Covid

Questo è quanto ha riferito, solo pochi giorni fa, l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, nel comunicare l'immediata attuazione del nuovo piano ospedaliero anti-Covid approvato dalla giunta regionale. Nello specifico, nei 18 ospedali “Covid hub” della Lombardia (tra cui il Civile) viene gradualmente ridotta una parte dell'attività programmata, ad eccezione di quella legata alle reti oncologiche e “tempo-dipendenti”, cioè per la cura di gravi patologie neurologiche, cardiovascolari e dei grandi traumi.

Sospesi i ricoveri programmati negli altri ospedali

A latere viene sospesa anche l'attività di ricovero programmato negli ospedali “non hub”: così facendo, dice ancora Gallera, “saranno resi disponibili posti letto Covid per acuti e subacuti, garantendo sempre la continuità delle prestazioni urgenti e non differibili”. La riorganizzazione sanitaria per la seconda ondata prevede anche il trasferimento di medici, infermieri e operatori dalle zone più calme, almeno per ora, a quelle più in difficoltà.

Medici e infermieri pronti al trasferimento

Ci saranno medici e infermieri del Civile, ad esempio, che saranno trasferiti all'ospedale allestito in Fiera a Bergamo. E altri operatori, come i 9 infermieri e i 3 anestesisti/operatori dell'Asst del Garda (che gestisce gli ospedali di Desenzano, Gavardo e Manerbio) che saranno invece trasferiti al servizio dell'Asst Spedali Civili (che oltre al Civile si occupa dei presidi di Gardone Valtrompia e Montichiari). Per la cronaca, al momento non è prevista alcuna sospensione o riduzione delle attività ambulatoriali.

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