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Fabbriche chiuse, 7 operai pugliesi 'scappano' da Brescia: fuga di 840 km

Sono stati immortalati dalle telecamere comunali mentre percorrevano le strade di Molfetta, con mascherina e trolley al seguito, dopo aver abbandonato al casello dell’autostrada il furgone sul quale avevano viaggiato

Continua incessante, nonostante divieti e restrizioni, l’esodo dal Nord verso il Sud Italia. Notizia di qualche ore fa: sette operai residenti nel Bresciano, ma originari della Puglia, hanno percorso migliaia di chilometri in piena emergenza Coronavirus per tornare nella loro terra natale, dopo che l’azienda dove lavorano ha chiuso i battenti.

Sono stati fermati appena hanno varcato le strade del loro paese d’origine. Incastrati dalle eloquenti immagini registrate dalle telecamere comunali. Due di loro sono infatti stati immortalati mentre, attorno alle 19.30 di lunedì, camminavano per le strade di Molfetta trascinando pesanti valige.

Sono stati fermati e identificati immediatamente dai carabinieri, mentre gli altri 5 compagni di viaggio (4 di Molfetta e uno della vicina Terlizzi) sono stati rintracciati nelle ore successive, quando avevano ormai raggiunto le rispettive abitazioni. E lì rimarranno, in isolamento, per i prossimi 14 giorni. Tutti e 7 sono stati denunciati per aver violato l’articolo 1 del Decreto dell’11 marzo scorso e dell’ordinanza emessa il 22 marzo dai ministeri della Salute e dell’Interno, che vieta lo spostamento dal Comune in cui ci si trova.

Un viaggio che era filato liscio fino all’ingresso del paese. A bordo di un furgone a noleggio, i sette erano infatti arrivati indenni fino al casello autostradale di Molfetta, dove avevano poi abbandonato il mezzo per proseguire a piedi. Non avevano fatto i conti con l'impianto di videosorveglianza del Comune, che per fortuna li ha incastrati.

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