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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

"I no-vax rischiano la terapia intensiva fino a 36 volte di più"

L'analisi del data scientist Andrea Palladino

I non vaccinati rischiano la terapia intensiva fino a 36 volte di più degli immunizzati. E ancora, meglio l'obbligo vaccinale per gli over 30 piuttosto dell'attuale scelta volontaria che, proprio a causa dei no-vax, costringe alla vaccinazione anche i bambini. Sono le considerazioni di Andrea Palladino, dottorato in Fisica al Gran Sasso Science Institute a L'Aquila e già ricercatore in astrofisica in Germania, oggi data scientist a Berlino.

“I dati di novembre – scrive Palladino – confermano le sostanziali differenze tra i tassi di ricovero di vaccinati e non vaccinati. Nell'ultimo mese sono state ricoverate 847 persone in terapia intensiva e i non vaccinati sono finiti in terapia intensiva con una frequenza tra 9 e 36 volte maggiore rispetto ai vaccinati, a seconda della fascia d'età”.

Senza vaccini 5.500 ricoverati solo a novembre

Utilizzando i tassi di ricovero Palladino ragiona su diversi scenari: “Se nessuno si fosse vaccinato avremmo registrato circa 5.500 nuovi ricoveri in terapia intensiva nell'ultimo mese. Se tutti gli over 12 fossero stati vaccinati, i ricoveri sarebbero stati solo 329, il 61% in meno rispetto a quelli realmente osservati”. Da qui la necessità di lavorare sui circa 7 milioni di non vaccinati sopra i 12 anni, visto che “c'è la possibilità di abbattere i ricoveri in terapia intensiva di un ulteriore 60%”: così facendo non sarebbe più necessario vaccinare i bambini di età compresa tra 5 e 12 anni.

“Secondo un recente studio pubblicato su NEJM – continua Palladino – l'incidenza di miocarditi (di lieve entità) in seguito a vaccini a mRNA è pari in media a 2,13 casi ogni 100mila vaccinati. Al di sopra dei 30 anni, il tasso di letalità medio del Covid è di circa 30 ogni 100mila casi e aumenta di un fattore 10 ogni volta che si aggiungono 20 anni. Quindi per un 70enne il Covid risulta 100 volte più letale rispetto a un 30enne. In poche parole, sopra i 30 anni i benefici dei vaccini a mRNA superano i rischi e ciò diventa sempre più evidente al crescere dell'età”.

Obbligo vaccinale per non vaccinare i bambini

Il tasso di letalità Covid tra i bambini, invece, è compreso tra 1-10 ogni 100mila casi: “Il rapporto benefici/rischi non sembra essere un granché per i bambini”. Ma perché allora bisogna vaccinare i bambini? “Si cerca di limitare la circolazione del virus per preservare in maniera indiretta coloro che hanno scelto di non vaccinarsi, e per evitare che il sistema sanitario possa saturarsi di nuovo”. Per Palladino, “se queste fossero le motivazioni, troverei la strategia quantomeno dubbia: numeri alla mano, sarebbe stato più sensato imporre l'obbligo vaccinale al di sopra di una certa età, senza tirare in ballo i bambini, il cui contributo ai ricoveri ospedalieri è praticamente nullo”. 

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