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Coronavirus

Le regole per Natale: stop agli spostamenti, coprifuoco e niente veglioni allargati

Le prime anticipazioni sul nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 3 o 4 dicembre

Ai primi (timidi) segnali di rallentamento della pandemia fanno seguito le indiscrezioni sul prossimo Dpcm previsto per il 3 o il 4 dicembre prossimi. Il nuovo decreto conterrà tutte le norme per il periodo che anticipa le feste più attese dell’anno, quelle natalizie. Si parla di un allentamento delle misure restrittive, con il passaggio di tutte le regioni in zona gialla, ma di certo non sarà un Natale come tanti.  "Sarà un Natale diverso, più sobrio, in cui dovremo evitare spostamenti che non sono essenziali", così il ministro della Salute Roberto Speranza a 'Che tempo che fa'  ha anticipato le nuove regole in arrivo.

Attenzione però: anche qualora tutte le regioni venissero comprese nella zona gialla, ci saranno restrizioni più severe con regole più rigide rispetto a quelle previste finora per le aree considerate a medio rischio.

  • il coprifuoco verrà allentato solo per il cenone di Natale e Capodanno;
  • c'è l'idea di proibire cenoni e veglioni allargati;
  • al contrario di quanto trapelato nei giorni scorsi non verranno riaperti bar e ristoranti dopo le 18;
  • le richieste dei governatori di riaprire gli impianti di sci con un nuovo protocollo di sicurezza molto probabilmente verranno deluse.

Negozi aperti ma niente veglioni allargati

Gli esperti come Miozzo e Ricciardi consigliano di evitare del tutto i movimenti, ma il governo vuole cercare di salvaguardare almeno il commercio nel periodo natalizio e per questo ha allo studio la possibilità di allargare le fasce orarie dei negozi, compresi i centri commerciali al momento chiusi nei fine settimana e nei festivi, contingentando gli ingressi soprattutto nelle strutture più grandi. Dal 4 dicembre possibili negozi aperti fino alle 22 per lo shopping, bar e ristoranti e centri commerciali aperti nei weekend mentre  già a dicembre partirà il piano cashback con incentivi agli acquisti elettronici in modo da favorire pagamenti più sicuri e i negozi di prossimità (gli acquisti online sono esclusi dai benefici).

Una misura che rischia di non bastare. "Per evitare l'assembramento da shopping di Natale - ha detto all'agenzia di stampa Ansa il coordinatore del Cts Agostino Miozzo - ci vorrà un monitoraggio rigoroso. E sanzioni rigorose". Altrimenti, è la conclusione degli scienziati, "salta tutto e a gennaio ci troviamo con la terza ondata" del virus. E allora ecco l'idea di un piano per aumentare i controlli da parte delle forze dell'ordine e dell'esercito.

Piste da sci chiuse 

Come detto, rispetto alle anticipazioni dei giorni scorsi, il governo starebbe facendo un passo indietro circa l'apertura di bar e ristoranti dopo le 18. Non solo: ci sarebbe la volontà di limitare cenoni, veglioni e tombolate varie mentre il coprifuoco potrebbe essere sospeso soltanto nella notte del 24 dicembre per consentire la Messa di mezzanotte. Vietati i trasferimenti tra regioni: per questo bisognerà emanare un nuovo Dpcm, così come le "occasioni di socialità allargate". Niente settimana bianca, almeno per il mese di dicembre: le piste potrebbero restare sostanzialmente chiuse, anche in zona gialla. L’idea sarebbe quella di consentire l’apertura alla fine di gennaio, se i numeri chiaramente continueranno a essere sotto controllo, con l’arrivo del vaccino.

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