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Venerdì, 29 Marzo 2024
Coronavirus

Coronavirus e lockdown, come sarà il Natale 2020 (secondo il governo)

"Non devono essere festività solitarie", dice la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. Ma le famiglie potranno riunirsi solo "nel nucleo ristretto, parenti di primo grado, fratelli e sorelle". Annunciato un provvedimento specifico. Le previsioni degli esperti

Proprio mentre gli esperti prevedono per il periodo tra Natale e Capodanno il momento peggiore dell'epidemia di coronavirus in Italia, a causa della sovrapposizione con l'influenza stagionale, il governo prova a guardare ai prossimi mesi. Tra restrizioni che potrebbero essere sempre più dure e speranze di vaccino, a che punto siamo? Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, annuncia intervistata dalla Stampa nuove regole in arrivo per il Natale in famiglia: l'esecutivo è già al lavoro anche su questo. Non è dato sapere se le nuove regole giungeranno sotto forma di un nuovo Dpcm o con altre modalità più leggere, ovvero semplici raccomandazioni. Staremo a vedere.

Come sarà il Natale 2020 con il coronavirus

Partiamo però dal vaccino: "I cittadini comuni potranno essere vaccinati entro l’estate. L’Italia ne ha fatto un ordinativo che basta a coprire tutta la popolazione, abbiamo prenotato 70 milioni di dosi. Il vaccino avrà un costo bassissimo, sotto i 5 euro. La vaccinazione comincerà dagli operatori socio-sanitari, forze dell’ordine, anziani, tutti i lavoratori fragili. E poi per classi di età".

L'epidemia galoppa in Italia, ma Zampa non crede che il governo abbia sbagliato qualcosa nella comunicazione. "Sono sbalordita della leggerezza con cui in molte parti d’Italia le persone vadano a passeggio senza mascherina. E trovo scandaloso che le persone stiano sedute ore nei bar con la scusa di prendere un caffè, in tavolini vicini tra loro". E aggiunge: "E' passata una narrazione minimalista e molti scienziati e molti politici non hanno contribuito a mantenere il rigore necessario".

Che Natale sarà? In caso di abbassamento della curva dei contagi saranno cenoni e feste in famiglia? "Ci sarà un provvedimento che riguarderà Natale - dice un po a sorpresa Zampa alla Stampa (nessuno l'aveva detto così chiaramente fino a ora). "Si deve dire che non deve essere un Natale solitario - spiega - ma che le famiglie possono riunirsi nel nucleo ristretto, parenti di primo grado, fratelli e sorelle".

"La gran parte delle restrizioni attuali è bene che restino, magari con un allentamento del rigore per alcuni esercizi". 

Covid: che Natale sarà in Italia?

Non saranno decisioni facili quelle in vista delle festività, è bene ribadirlo. Una decina di giorni fa Luigi Atripaldi, direttore del laboratorio di Microbiologie e virologia del Cotugno, che in Campania esegue il numero più alto di tamponi e ha ben chiara la gravità del momento, spiegava che è complicato pensare, quasi a metà novembre, di fare una chiusura stile lockdown se poi si deciderà di allentare la stretta prima delle feste: "Il lockdown ha dato buoni risultati nella primavera 2020. Ma adesso si è aspettato molto per intervenire. Per questo, è molto complicato pensare di chiudere per riaprire a Natale". Salvatore Panico, epidemiologo e professore associato di medicina interna della Federico II, proprio in vista del Natale riteneva che sarebbe stato meglio "chiudere tutto, da inizio novembre e per quattro settimane, in modo da poter sperare di poter avere una certa libertà di movimento, sempre controllata, durante le feste di Natale". Non è andata così, e ora la palla passa in mano all'esecutivo. 

Che Natale sarà? Potremo trascorrere le feste in famiglia? Muoverci tra regioni? Riabbracciare i nonni? Pochi giorni fa il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Silvio Brusaferro, in un’intervista a Repubblica, ha detto chiaramente che sarà un Natale inevitabilmente diverso. Già dalla prossima settimana potrebbero vedersi i primi dati incoraggianti - sempre che le nuove misure restrittive stiano funzionando - ma Brusaferro ha anche confermato che l’epidemia non si azzererà "finché non avremo il vaccino, ma possiamo arrivare a una nuova normalità di convivenza col Covid. Se ci atteniamo alle prescrizioni, avremo un Natale diverso dall’anno scorso, ma sereno".

Tanti punti di domanda e poche certezze anche secondo Marcello Caremani, medico “senior”, ex guida di Malattie infettive al San Donato di Arezzo: "Non è pensabile immaginare adesso la situazione che vivremo a Natale - ha spiegato - . Magari, e speriamo di no, saremo in lockdown completo. Di certo, dovremo evitare pranzi e cene natalizi e di Capodanno, sia con gli amici che con i parenti non conviventi. Bisogna ricordare che la Spagnola non ebbe due sole ondate, ma tre e, in alcuni Paesi, addirittura quattro".

Fonte: Today.it

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