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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Coronavirus

Fase 2, medici contro la movida: "Imbecilli, il rischio contagio è altissimo"

Il monito arriva dagli operatori dell'Ulss 4 del Veneto orientale, dopo diverse segnalazioni di assembramenti. Il sottosegretario di Stato al ministero dell'Interno: "L'emergenza non è finita, usiamo bene le libertà che abbiamo riconquistato"

Le città provano a rinascere dopo il lockdown, anche quelle più colpite dall’epidemia come Brescia e Bergamo. Boutique, negozi e parrucchieri hanno rialzato le serrande, così come molti bar e ristoranti. E c’è già chi ha ‘abusato’ delle libertà riconquistate, affollando locali e piazze. Sotto osservazione non c’è solo la movida milanese e gli aperitivi sui Navigli. E molti sindaci, nei giorni scorsi, hanno espresso preoccupazione per gli assembramenti soprattutto di giovani nella zone dove di concentra la vita notturna.

Anche il premier Conte, nella sua informativa di giovedì alla Camera sulla Fase 2 dell'emergenza Coronavirus, ha rivolto un particolare appello ai giovani: "Siamo in condizione di affrontare con fiducia e responsabilità il ritorno alla normalità. Mi rivolgo a tutti, ai giovani in particolare di cui comprendo l'entusiasmo: in questa fase più che mai rimane fondamentale rispettare le regole di distanziamento sociale e adozione di dispositivi di sicurezza. Non è il tempo della movida e degli assembramenti, bisogna fare attenzione perché esporre se stessi vuol dire anche esporre i proprio cari ai rischi di contagio".

La nostra città, per ora, pare 'immune' da assembramenti e movida sfrenata, ma è meglio attendere il weekend per trarre conclusioni e 'cantare vittoria'.  Molti locali non ancora riaperto perché si stanno adeguando alle misure previste dall'ultimo Dpcm e solitamente piazzale Arnaldo e il Carmine si popolano di giovani dal venerdì alla domenica. Preoccupazione invece a Lumezzane: diverse le segnalazioni di assembramenti giunte al sindaco Joseph Facchini nei giorni scorsi, tanto che il primo cittadino è stato costretto a 'redarguire' i suoi concittadini più giovani in un lungo post su Facebook:

Ho ricevuto diverse segnalazioni di tanti cittadini preoccupati per alcune piazze di #Lumezzane, come Piazza Paolo VI e Portegaia, che ieri sera erano affollate di giovani. Ragazzi, ve lo dico col cuore: così non va per niente bene!
Per questa ripartenza serve responsabilità da parte di tutti, non è un "tana libera tutti". Mascherine poche, assembramenti tanti = un rischio esagerato, che non possiamo permetterci di correre. Vogliamo davvero vanificare tutto quanto perché c'è qualcuno che si crede immune alla malattia e al di sopra delle regole? Ricordo a tutti che uscire di casa senza precauzioni è un rischio non solo per la comunità, ma soprattutto per sé stessi.

Nel Veneto orientale l’allarme è invece già stato lanciato: tra lunedì e mercoledì diverse segnalazioni di assembramenti sono giunte all'Ulss 4. Alcuni medici - riferisce l'azienda sanitaria - sono stati testimoni oculari di gruppi di giovani intenti a consumare lo spritz in compagnia: senza mascherine, si sarebbero scambiati baci e abbracci,

”Giusto ieri sera, a San Donà (Venezia, ndr), erano almeno una ventina i giovani che ho visto attorno a due tavoli davanti a un noto bar locale - chiosa il dottor Lucio Brollo, direttore del reparto malattie infettive al covid-hospital di Jesolo - erano tutti senza alcuna protezione, due o tre avevano la mascherina sotto il mento, ignoravano il rispetto della distanza sociale. Sono degli imbecilli perché con quegli atteggiamenti creano una situazione di elevatissimo rischio di contagio. Forse pensano di essere immuni dal Covid-19 per la giovane età ma non è così, nel reparto che dirigo all'ospedale di Jesolo ho avuto pazienti di 16 anni, in Italia ci sono stati pazienti molto più giovani. Se non manterremo tutti le adeguate precauzioni per contenere il virus la situazione può precipitare in pochissimo tempo e a quel punto ritorneremo all'isolamento totale. Ricordo ai giovani ed alla popolazione in generale che nessuno è escluso da questa malattia".

Un pericolo reale quello della Movida, tanto che sulla questione è intervenuto anche Achille Variati, sottosegretario di Stato al ministero dell'Interno: "Le notizie che ricevo dalle prefetture venete sono preoccupanti. C’è troppa leggerezza da parte di troppe persone, specie nei contesti aggregativi come quelli di piazze, bar, della movida cittadina. Per questo il ministero dell’Interno ha disposto che l’attenzione delle forze dell’ordine si concentri, in questo periodo, proprio sulla prevenzione degli assembramenti. Attenzione: questa condotta sconsiderata non è certo propria della maggioranza degli italiani, come vediamo confermato dai dati raccolti grazie al costante monitoraggio del Viminale. Sappiamo bene, però, che basta la condotta irresponsabile e superficiale di pochi a mettere a rischio tutti noi, le nostre libertà appena riconquistate, le attività economiche. Vanificando i sacrifici che abbiamo fatto negli ultimi due mesi e mezzo. E non rispettando gli oltre 32mila morti contati in Italia. È soprattutto ai cittadini che mi rivolgo: l’emergenza non è finita, usiamo bene le libertà che abbiamo riconquistato, isoliamo coloro che per superficialità e stupidità mettono tutti noi in pericolo".

Fonte: Today.it

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