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Coronavirus: 475 morti in un solo giorno, mai così tanti nemmeno in Cina

E’ il giorno più nero, ancora una volta: è ora di riflettere davvero sui nostri comportamenti. In un solo giorno 475 morti: 319 in Lombardia, 76 in provincia di Brescia

Davvero una strage senza fine, come non se ne vedevano da decenni, dai tempi dell’influenza “spaziale” (che in Italia fece 20mila morti) agli anni della fame e della guerra: sono 475 i morti, in tutta Italia, in un soo giorno. Il punto più alto (e quindi più nero) dall’inizio dell’epidemia: mai così tanti decessi in un solo giorno nemmeno in Cina (dove però il tasso di mortalità è sempre stato più basso del nostro: fino a tre volte in meno).

I casi in Lombardia e in provincia di Brescia

Di questa triste carovana di croci, 319 sono ancora lombarde, e 76 ancora bresciane: in provincia si sono registrati 484 nuovi casi, per il terzo giorno consecutivo la prima provincia italiana per numero di nuove positività. Sono 3.784 i casi accertati nel Bresciano, seconda provincia d’Italia: dietro solo a Bergamo, 4.305 casi (312 in più) e davanti a Milano (2.644 di cui 1.091 in città), Cremona (2.167), Lodi (1.445), Pavia (978) e Mantova (514). 

Dall’inizio dell’epidemia in Lombardia i casi positivi cono 17.713, più 1.493 in un solo giorno: sono 1.959 i deceduti (tasso di mortalità dell’11%) e 3.488 i guariti (più di mille in un solo giorno). Sono 8.209 le persone ricoverate in ospedale, il 46,3% del totale dei positivi: di questi 7.285 sono in buone condizioni e 924 in terapia intensiva, l’11,2% del totale dei ricoverati e il 5,2% del totale dei positivi. Al servizio della sanità lombarda sono in arrivo 40 medici e 180 infermieri, come annunciato dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.

Troppe persone in giro: nuove misure in arrivo?

“Ma ci sono ancora troppe persone in giro – ha detto – e così non va bene. Siamo consapevoli di chiedere un piccolo sacrificio, ma vogliamo vincere questa battaglia. Dovete stare a casa”. “Per adesso ve lo chiediamo con la consueta tranquillità – aveva spiegato il presidente della Regione Attilio Fontana – ma se si dovesse andare avanti, chiederemo al Governo anche le maniere forti. Dovete stare a casa, stiamo chiedendo un sacrificio per salvare vite umane. E’ un appello che faccio tutti i giorni, ma fra poco bisognerà cambiare tono perché se non la capite con le buone dovremo essere più aggressivi. Purtroppo i numeri del contagio non si riducono, continuano ad essere alti: ogni uscita è un rischio per voi e per gli altri”.

Anche a livello nazionale l’Istituto superiore di Sanità non esclude che si rendano necessarie misure ancora più stringenti, come il divieto assoluto di attività all’aria aperta. Visto l’andamento dei contagi, e il mancato rispetto delle regole, molto probabilmente le misure di contenimento saranno estese ben oltre il 3 aprile prossimo. In tutta Italia sono 35.713 i casi positivi accertati dall’inizio dell’epidemia: sono già 4.025 i guariti, purtroppo già 2.978 i morti (l’8,3% di chi è stato colpito dal virus).
 

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