Hanno venduto milioni di mascherine fuori norma, nei guai 3 imprenditori
L'inchiesta della Procura di Perugia. Le mascherine sono finite negli ospedali e in centinaia di Comuni italiani
Ancora uno scandalo riguardante le mascherine anti-contagio, importate dall'estero con falsi certificati e finite chissà dove in tutta Italia. Gli accertamenti svolti dal Nas di Perugia hanno portato alla luce un ingente commercio di mascherine chirurgiche (classificate come dispositivi medici) e mascherine protettive (classificate come dispositivi di protezione individuali) corredate da certificati di conformità risultati falsi.
Tre i titolari di altrettante società denunciati alla Procura di Perugia per frode in commercio, frode in pubblica fornitura e uso di atto falso, che avevano dato vita ad un giro di affari del valore di oltre 4,1 milioni di euro. Uno dei tre denunciati, da solo aveva commercializzato a privati ed enti pubblici (ospedali, Asl, Comuni, case circondariali) circa 1 milione e 500 mila mascherine chirurgiche importate dalla Tunisia e dalla Cina con falsi certificati di conformità.
Al momento soltanto 300 mascherine sono state rintracciate e sottoposte a sequestro penale. Sono in corso ulteriori accertamenti presso le strutture pubbliche destinatarie delle mascherine irregolari.