Audio shock di Fontana, 2 giorni dopo Codogno: "19 città focolaio", comuni mai chiusi
Pubblicato un audio inedito sulla presunta istituzione di un'altra zona rossa, che avrebbe coinvolto una dozzina di Comuni tra la provincia di Lodi e quella di Cremona
Nei giorni in cui si discute dei verbali desecretati del Comitato tecnico-scientifico, e delle mancate zone rosse per i Comuni di Alzano e Nembro nella Bergamasca, e di Orzinuovi in provincia di Brescia, sta facendo molto “rumore” anche un audio inedito, pubblicato da Fanpage.it, in cui vengono riportate le telefonate tra il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il prefetto di Lodi Marcello Cardona e il capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Angelo Borrelli.
Il calendario segna ancora il 23 febbraio, sono i primi giorni di quello che poi diventerà un incubo (e che continua ad esserlo oggi in gran parte del mondo, con i record quotidiani di nuovi contagi). Da quello che si evince dalle conversazioni, sembra chiaro che la Regione e le altre istituzioni coinvolte stiano lavorando all'ampliamento della prima zona rossa (in provincia di Lodi, tra Codogno e dintorni), aggiungendo all'elenco un'altra dozzina di Comuni, in maggioranza nel Lodigiano ma anche tre della provincia di Cremona.
Le parole del prefetto di Lodi
E' proprio Fontana a stilare una sorta di primo elenco: Santo Stefano Lodigiano, San Rocco al Porto, Cornovecchio, Corno Giovine, Caselle Landi e Brembio in provincia di Lodi, e Formigara, Gombito e Pizzighettone in quella di Cremona. “Sto facendo il calcolo, ci stiamo muovendo su circa 60-70mila persone – dirà poi il prefetto Cardona ad Angelo Borrelli – Stiamo lavorando sui 10 Comuni che Fontana aveva individuato, siamo molto avanti, abbiamo già individuato i check-point e i rinforzi che ci servono”.
“Ho dato indicazione – continua Cardona – di essere rigorosissimi negli interventi su strada, in modo tale che cominciamo a prepararli all'ulteriore restringimento. Appena Fontana mi formalizza questi Comuni, ma già lo sapevo perché me lo ha comunicato l'assessore Giulio Gallera, lavoriamo sui nuovi check-point, dobbiamo metterli su carta, e poi lo comunico a te e al Dipartimento di Pubblica sicurezza”. Nel frattempo, dice ancora Cadorna, “ho già comunicato anche al Ministero dell'Interno che ci sarà un ulteriore allargamento della zona rossa”.
Polemiche in consiglio regionale
Dopo la pubblicazione dell'audio, la polemica è servita. “Mancava solo il via libera della giunta regionale, un atto formale che però non è mai arrivato – scrive il consigliere regionale Marco Degli Angeli del Movimento 5 Stelle – E' evidente che la richiesta a Fontana è quella di mettere nero su bianco la volontà di agire, ma nei fatti sappiamo che nessuna zona rossa è stata ampliata”.
“Emerge inoltre – continua Degli Angeli – che sin dal 23 febbraio c'era ampia disponibilità da parte della Protezione Civile di dispiegare tutte le forze necessarie per istituire nuove zone rosse. La Regione aveva tutte le possibilità di fare o indirizzare scelte importanti, ma non si sono dimostrati all'altezza: così nessuna zona del Cremonese è stata protetta, nonostante sia la provincia con incidenza di positivi al Covid più alta della regione. Come ad Alzano, hanno temporeggiato e non hanno capito la gravità della situazione”.