rotate-mobile
Mercoledì, 27 Settembre 2023
Coronavirus

Lombardia in zona gialla con bar e ristoranti aperti: questione di pochi giorni?

C'è ottimismo se si guarda all'andamento dei contagi. Venerdì il verdetto dopo il report dell'ISS

Quella appena iniziata sarà l'ultima settima in arancione, prima del passaggio nella 'rinata' zona gialla? Al momento è ancora difficile dirlo, ma ci sono segnali molto incoraggianti dal punto di vista dei contagi. Anche guardando agli ospedali, nell’ultima settimana – in provincia di Brescia – si conferma la riduzione del numero di ricoveri di pazienti Covid, ma la saturazione di posti letto delle Terapie Intensive è ancora altissima: si attesta attorno all’80%. Il virus sembra mollare la presa, ma un'improvvisa accelerazione nelle riaperture potrebbe portare a una recrudescenza.

Se le cose dovessero proseguire per il verso giusto, con gli attuali parametri dal 26 aprile la regione potrebbe comunque fare il tanto atteso salto di colore. Incidenza di nuovi casi e indice di contagio Rt sono variabili che potrebbero cambiare, ma basandoci sui dati attuali è possibile essere ottimisti, come lo stesso presidente Fontana ha sottolineato. La pandemia e i contagi in Lombardia attualmente hanno un'incidenza 163 casì ogni 100mila abitanti e un Rt 0.78.

Ricordiamo che si entra in zona rossa con un Rt a partire da 1.25 o con un incidenza settimanale superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti, mentre si diventa arancioni con Rt pari o superiore a 1. Invece, secondo le nuove regole, per passare dal rosso all'arancione è necessaria la ''permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive'', che significa due settimane con numeri da zona arancione per per ''scalare'' dal rosso, e di conseguenza due con dati da zona gialla per la retrocessione successiva. 

In Italia attualmente soltanto 11 Regioni (più due provincie autonome) si potrebbero collocare nei ''14 giorni da zona gialla'', necessari per il cambio di colore a partire dal prossimo 26 aprile. Al momento si tratta soltanto di ipotesi, ma ad avere due monitoraggi consecutivi con Rt sotto l'1 e un rischio basso moderato potrebbero essere: Abruzzo (incidenza 122, Rt 0.92), Calabria (incidenza 183; Rt 0.9), Emilia-Romagna (incidenza 182; Rt 0.78), Friuli Venezia Giulia (incidenza 156; Rt 0.72), Lazio (incidenza 161; Rt 0.79), Lombardia (incidenza 163; Rt 0.78), Marche (incidenza 155; Rt 0.9), Molise (incidenza 88; Rt 0.79), Piemonte (incidenza 204; Rt 0.75), Umbria (incidenza 102; Rt 0.84), Veneto (incidenza 134; Rt 0.81) e le Province di Trento e Bolzano (incidenza a 128 e 87, Rt 0.69 e 0.87). Per quanto riguarda la Toscana, con indice Rt di poco superiore a 1 (1,01), potrebbe diventare da zona gialla se il trend in discesa venisse confermato anche nella prossima settimana.

Le regole della zona gialla rinforzata

Che cosa significa? Durante la seconda ondata questa espressione è stata usata quando il governo aveva deciso di estendere il divieto di spostamento anche alle regioni gialle. Nella nuova "accezione", diciamo così, le zone gialle “rinforzate” indicano invece il fatto che la ripartenza sarà legata quasi esclusivamente alle attività all’aperto. I ristoranti ad esempio potranno riaprire, anche di sera, ma solo se dispongono di tavoli all’esterno. E così pure teatri e cinema che potranno riaprire se ci sono spettacoli all’aperto, mentre all’interno delle sale dovrebbero essere stabiliti dei limiti di capienza. Per quanto riguarda bar e ristoranti, il via libera per aprire ai clienti anche con i tavoli al chiuso potrebbe arrivare il 1° giugno. I dettagli delle nuove regole non sono stati ancora resi noti, ma la ratio sembra chiara: via libera a tutte quelle attività che si possono svolgere in spazi esterni. La differenza principale tra zona gialla normale e gialla rafforzata dunque sembra essere che nella prima bar e ristoranti possono aprire anche con i tavoli al chiuso, nella fascia "rinforzata" no.

In sostanza il piano prevede:

  • La riapertura dei ristoranti, anche di sera, ma solo all’aperto dal 26 aprile;
  • Sempre dal 26 aprile la riapertura di teatri, cinema e spettacoli anche in questo caso solo se in spazi esterni. Al chiuso dovrebbero invece essere consentiti ma con limiti di capienza;
  • Dal 26 aprile via libera alle lezioni in presenza per gli alunni delle scuole medie e superiori in zona gialla e arancione. Nelle zone rosse ci saranno modalità per suddividere tra didattica in presenza e didattica a distanza;
  • Ci sarà l'ok agli spostamenti tra le regioni in zona gialla e con un  'pass' anche tra le regioni di colore diverso (non è stata però indicata una data precisa); 
  • Il coprifuoco dalle 5 alle 22 resterà in vigore anche dopo il 26 aprile;

La roadmap dovrebbe inoltre contemplare:

  • Dal 15 maggio la riapertura delle piscine all’aperto e degli stabilimenti balneari;
  • Dal 1° giugno la riapertura di alcune "attività connesse alle palestre";
  • Dal 1° giugno riapriranno anche i ristoranti con tavoli al chiuso, ma solo a pranzo;
  • Dal 1° di luglio ci sarà una prima ripresa dell’attività fieristica;
  • 1° luglio: apertura di stabilimenti termali e parchi tematici.

Fontana: "Lombardia da zona gialla"

Già lo scorso fine settimana il governatore Fontana aveva parlato di una situazione da zona gialla in Lombardia: "Dai dati che abbiamo potuto esaminare, arrivati da Roma, la Regione potrebbe essere già considerata zona gialla – aveva dichiarato durante una visita al centro vaccinale alla Fabbrica del Vapore di Milano. "Con le regole attuali – aveva poi aggiunto – la Lombardia continua a restare zona arancione, ma fortunatamente i nostri dati stanno molto migliorando. Abbiamo numeri zona gialla".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lombardia in zona gialla con bar e ristoranti aperti: questione di pochi giorni?

BresciaToday è in caricamento