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Lombardia, Piemonte e altre regioni via dalla zona rossa tra una settimana?

I numeri dell'Iss dicono che in alcuni territori l'epidemia è in regressione e potrebbero essere liberati da alcune restrizioni. Le possibilità per Campania, Calabria, Emilia-Romagna e Liguria e le tre in peggioramento

La Lombardia e il Piemonte potrebbero uscire dalla zona rossa già il 27 novembre, in occasione del report dell'Iss che porterebbe a una nuova ordinanza del ministero della Salute. E le due regioni, tranne alcuni territori ancora in difficoltà, potrebbero approdare non in zona arancione ma addirittura in zona gialla. 

Lombardia e Piemonte via dalla zona rossa tra una settimana?

Quella che nei giorni scorsi era soltanto un'ipotesi oggi potrebbe rapidamente concretizzarsi anche se proprio ieri un'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza ha prorogato di altre due settimane la zona rossa nelle due regioni, oltre che in Calabria e in Valle d'Aosta. Ma i 21 indicatori oggi dicono che Piemonte e Lombardia sono già in zona arancione. E la prossima settimana potrebbero decretare per entrambe addirittura quella gialla. E il tutto accade mentre l'Istituto Superiore di Sanità annuncia che ci sono altre tre regioni in bilico perché hanno un rischio moderato ma con una probabilità elevata di passare a quello alto nel prossimo mese.

Sono, racconta oggi l'agenzia di stampa Ansa, il Friuli Venezia Giulia, che oggi è arancione, Molise e Veneto, che restano al momento in fascia gialla: tutte e tre hanno oltre il 50% di probabilità di superare le soglie critiche di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva nei prossimi 30 giorni se si mantiene invariata la trasmissibilità del virus. Per questo, dice l'Iss, "si raccomanda alle autorità sanitarie di valutare la possibile adozione di ulteriori misure di mitigazione". Chi si è già mosso è il Lazio, che rimane comunque in zona gialla: il presidente Nicola Zingaretti ha firmato un'ordinanza che prevede la chiusura alle 21 di attività commerciali e supermercati fino al 30 novembre. 

Verso un Natale in due fasi con tutta l'Italia in zona gialla nel Dpcm 3 dicembre

Fra sette giorni misure più soft in Lombardia e Piemonte

Ieri il ministro della Salute Roberto Speranza lo ha pronosticato: "Le regioni che da due settimane mostrano numeri in miglioramento potranno passare il 27 novembre dalla fascia rossa a quella arancione, ma decideremo anche insieme a loro e in base ad una attenta valutazione dei dati". La Stampa spiega oggi che le regioni in questioni sono Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta, che erano con numeri da rosso due settimane fa, poi da arancione quella scorsa e ora addirittura da fascia gialla.

Non solo: secondo il quotidiano anche la Calabria, che è tecnicamente zona gialla da due settimane, potrebbe diventarlo a partire dal 27 novembre. Per quella data anche Puglia e Sicilia potrebbero passare da arancione a giallo. Il primo dicembre, se si confermeranno i dati dell'ultimo monitoraggio, potrebbe essere "liberata" anche la provincia di Bolzano così come Liguria e Umbria. Il 4 potrebbe toccare alla Campania e all'Emilia-Romagna, mentre sulla Toscana i numeri non sono ancora così positivi da permettere il giallo.

"Sono quasi sicuro che, la prossima settimana, i nostri parametri ci diranno che saremo fuori dalla zona arancione. Siccome fino al 3 dicembre il dpcm prevede un meccanismo automatico, è possibile che si vada in zona gialla. Ma penso che, quando avremo i dati, sarà opportuno riflettere sull'eventualità di stringere la cinghia ancora per qualche giorno, visto che si avvicina il periodo natalizio in cui sarebbe bene ridare un po' di fiato all'intera regione, sia economicamente che socialmente", ha detto ieri il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, nel punto stampa di fine giornata sull'andamento della pandemia. "Come ampiamente anticipato - aggiunge - siamo rimasti in fascia arancione, il nostro Rt è calato a 0,9 e continua a scendere la pressione ospedaliera. Con Alisa ci siamo interrogati lungamente se non fosse stato il caso di sollecitare un declassamento a zona gialla, ma la decisione di farci restare ancora in arancione ci sembra corretta da ogni punto di vista. Meglio fare qualche sacrificio in più oggi ed evitare qualche guaio in piu' domani".

Fonte: Today.it

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