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Lombardia in zona gialla, ma per quanto? Cosa dicono i dati

Incidenza alle stelle e ricoveri in crescita costante: il cambio di colore non è poi così lontano

La Lombardia è in zona gialla solo da lunedì, dopo sei mesi trascorsi in zona bianca, ma rischia di cambiare colore a breve. Il declassamento in giallo potrebbe essere soltanto l’inizio, visti i contagi record registrati nei primi giorni di gennaio. I parametri per i cambi di colore delle regioni italiane sono stati ridisegnati durante il consiglio dei ministri numero 30 dello scorso 22 luglio: per passare dal giallo all'arancione - stando a quanto deciso dall'esecutivo guidato dal premier Mario Draghi - servono un'incidenza superiore ai 150 casi per ogni 100mila abitanti e un riempimento oltre il 30% dei reparti ordinari e del 20% per le terapie intensive. Com'è messa la Lombardia? 

Al di là dell'incidenza – ovvero i nuovi casi per 100mila abitanti in sette giorni – che è ampiamente da zona rossa (oltre 2000 contagi) ma grazie al vaccino senza grosse ripercussioni sugli ospedali, i dati che contano riguardano soprattutto l'occupazione ospedaliera.  E i dati non sembrano indurre all’ottimismo.

Stando all’ultimo report di Regione Lombardia - relativo al 5 gennaio - nei reparti ordinari ci sono 2.420 letti occupati su 10.457 - il 23,14% del totale - e nelle terapie intensive ci sono 226 pazienti su un totale di 1.530 posti, con una percentuale che sfiora il 15%. Le soglie per il passaggio in zona arancione vengono raggiunte con 3.137 ricoveri in "area non critica" - ne mancano 717 - e 234 in terapia intensiva, con altri 72 letti disponibili prima di superare l'asta del 20%.

Negli ultimi 14 giorni - dal 22 dicembre a martedì 4 gennaio - i ricoveri in terapia intensiva sono saliti con una media di oltre 5 al giorno e quelli nei reparti ordinari di oltre 70, con un aumento ancora più sensibile in questi primi giorni dell'anno. Se la curva dovesse continuare a crescere a questo ritmo - o addirittura più alto - ecco che la Lombardia tornerebbe a colorarsi di arancione entro la fine del primo mese del 2022. 

Il cambio non avverà nelle prossime ore: il report dell'istituto superiore di sanità di venerdì - sulla base del quale il ministero della salute sceglierà le fasce di rischio - non dovrebbe infatti riservare sorprese.  Decisivi sarenno quelli del 14  e del 21 gennaio che potrebbero abbinare alla nostra regione un colore diverso.. 

Fonte: Milanotoday.it

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