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Epidemia Coronavirus e "harvesting": perché le vittime sono in netto calo

Il "giallo" delle zero vittime di domenica non è stato chiarito, attesa per i dati di lunedì. Per l'epidemiologo De Micheli: "Può essere che il virus abbia consumato il bacino dove poteva fare più danni e si presenti con letalità contenuta"

Nessun decesso per Coronavirus. Per la prima volta dopo oltre due mesi domenica, in tutta la Lombardia, non si è registrata nessuna nuova croce. Un dato che sorprende, e parecchio, visto che la triste conta delle vittime del Covid-19 non si era mai fermata prima del 24 maggio. E infatti va preso con le 'pinze'. 

"Guardiamolo con prudenza. E' successo, ad esempio, all'inizio di ogni mese che arrivano anche un centinaio di decessi che sono legati alle anagrafi dei Comuni che non vengono aggiornati quotidianamente. Dai nostri ospedali è arrivato il dato che segnalava zero decessi, io non vorrei registrare oggi una forte smentita: prima di dire che la Lombardia ha zero decessi, aspettiamo oggi cosa succede", ha detto infatti Giulio Gallera, assessore regionale al Welfare, alla trasmissione Mattino Cinque. 

Non è infatti la prima volta che nei giorni festivi si registrano ritardi nella raccolta dei dati, sia relativi ai nuovi contagi che ai decessi. La speranza tuttavia rimane e, se i bollettini di lunedì non dovessero registrare una nuova impennata in contagi e decessi, si potrà cominciare seppur timidamente a gioire. "Un po' alla volta anche la Lombardia sta uscendo fuori da questo momento difficile" ha confermato il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, in un intervento a "Che Tempo che Fa" su Rai2. 

Per l'epidemiologo Vittorio Demicheli, il direttore sanitario dell'Ats di Milano che guida la task force della Regione Lombardia: "Non si hanno certezze che il coronavirus Sars-CoV-2 sia diventato più buono". In un'intervista al Corriere della Sera chiama in causa piuttosto "un fenomeno che gli inglesi chiamano harvesting. Il virus ha fatto la cosiddetta 'mietitura', ha accelerato quindi il percorso clinico di persone fragili, in molti casi con altre patologie. Può essere che ora abbia consumato il bacino dove poteva fare più danni e si presenti con letalità contenuta".

L'esperto è fiducioso: "Restano da fare verifiche coi Comuni, ma il segnale resta chiaro. E non ci sarebbe troppo da sorprendersi. Man mano che l'epidemia anche in Lombardia retrocede, si ragiona su numeri sempre più piccoli. Il dato dei decessi rispecchia l'andamento anche se indica sempre storie cliniche iniziate qualche settimana prima. E una conseguenza anche del dato che emerge dalle terapie intensive".

Il calo marcato del numero di morti in ogni caso "significa che sono molte meno anche le persone con un quadro clinico compromesso. I dati vanno letti nel loro complesso - puntualizza -. E se è vero che c'è ancora gente che entra in terapia intensiva, questi malati sono "pochissimi In alcuni casi sono pazienti già ricoverati che necessitano di sostegno respiratorio".

E quando arriverà il giorno, tanto atteso, in cui si registreranno zero contagi in Lombardia? "Se il trend dovesse continuare ad essere questo, in un paio di settimane potremmo arrivare a numeri minimi", spiega ancora l'epidemiologo Vittorio Demicheli, ma: "Non possiamo escludere una ripresa del contagio e un'oscillazione dei numeri dato che ora la gente sta tornando alla vita di prima". Anche se: "la prima riapertura del 4 maggio sembra assorbita".

Fonte: Today.it
 

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