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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

Fase 3 in Lombardia e a Brescia: cosa riapre da lunedì e quali sono le regole

Cinema e teatri potranno tornare in attività. Rimandati sport amatoriali di contatto e discoteche

Graduale ritorno alla normalità e ad una vita sociale e culturale: con l'avvio della Fase 3, da lunedì 15 giugno riaprono cinema e teatri. Le discoteche invece dovranno ancora aspettare, almeno fino al 14 luglio: il presidente Giuseppe Conte ha stabilito un calendario per tutte le riaperture, che saranno sempre comunque vincolate al rispetto delle norme anti Coronavirus.  

Cinema e teatri aperti a Brescia dal 15 giugno

Buone notizie per tutti i cinefili. Da lunedì si potrà tornare al cinema, anche se occorrerà aspettare qualche giorno prima di sedersi in poltrona, almeno a Brescia. Niente mascherina, una volta accomodati in sala, e possibilità di sedersi vicino a familiari e congiunti. La regola del metro di distanza vale per gruppi diversi di persone. Si potranno sgranocchiare pop-corn e noccioline. La ripresa sarà comunque graduale: “Dal 15 giugno - viene precisato dall’Anec- sarà attivo meno del 10% delle sale, per arrivare all’80% a Ferragosto, quando si preannunciano titoli di richiamo”. Per la riapertura delle sale cittadine di Wiz e Oz, come del Sociale e del Moretto, ci sarà da attendere però ancora qualche giorno. Il primo a ripartire sarà il cinema all’aperto al Mo.Ca.

Centri estivi e centri termali

"È consentito l'accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all'aria aperta, con l'ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza in conformità alle linee guida del dipartimento per le politiche della famiglia", si legge nel Dpcm sul tema centri estivi. Inoltre "è consentito l'accesso dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all'interno di parchi, ville e giardini pubblici". 
"Le attività di centri benessere, centri termali, culturali e sociali - afferma poi il decreto - sono consentite a condizione che regioni e province autonome abbiano precedentemente accertato la compatibilità con l'andamento della curva epidemiologica". Stessa logica per le sale giochi.

Le mascherine restano obbligatorie

L'obbligo di indossare dispositivi di protezione personale per coprire naso e bocca resterà in vigore almeno fino al 30 giugno. "Una decisione difficile ma supportata da evidenze scientifiche e dal recente studio americano coordinato dal premio Nobel per la chimica Mario J. Molina dell'Università della California", ha commentato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana su Facebook.

Aperture rimandate

Gli sport amatoriali di contatto dovranno aspettare il 25 giugno per riprendere e potranno farlo a condizioni che ministero dello Sport e Regioni accertino la "compatibilità dello svolgimento con la situazione epidemiologica", come annota il Dpcm. Dal 12 giugno sono invece già ricominciati gli eventi sportivi - si è giocata Juve-Milan di coppa Italia -, ma i non professionisti dovranno ancora aspettare.

Discoteche, fiere e sale da ballo, infine, saranno quelle ad attendere più a lungo prima di poter tornare in attività. "Restano sospese sino al 14 luglio 2020 - si legge nel decreto - le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso, le fiere e i congressi. Le regioni e le province autonome, in relazione all'andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire una diversa data di ripresa delle attività". E anche quando fiere e discoteche riapriranno ci saranno comunque da rispettare rigorose norme anti contagio. 

Fonte: Milanotoday.it

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