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Coronavirus, morto il maresciallo maggiore Gelmini: era il papà di due ragazzi

E' la prima vittima bresciana tra le forze dell'ordine

Pisogne piange la scomparsa del maresciallo maggiore Fabrizio Gelmini, vicecomandante della locale stazione dei carabinieri. E' stato stroncato dal Coronvirus all'età di 58 anni: si tratta della prima vittima bresciana tra le forze dell'ordine.

Originario di Sovere, era arrivato nella cittadina iseana nel lontano 1994. All'inizio di marzo aveva accusato i primi sintomi del contagio, poi, a seguito dell'aggravarsi della malattia, era stato trasferito all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dov'era poi stato intubato. La situazione si è poi ulteriormente aggravata e, nella giornata di venerdì, Gelmini ha esalato il suo ultimo respiro. Lascia nel dolore la moglie e due ragazzi di 18 e 22 anni.

"Venerdì sera una di quelle telefonate che non vorresti mai ricevere. Dall'altro lato della cornetta, una voce spezzata dall'emozione di chi ha condiviso anni di lavoro e amicizia con una persona e che ti comunica che quella persona non c'è più. Ci ha lasciati il Maresciallo Maggiore Fabrizio Gelmini - queste le parole, pubblicate su Facebook, del sindaco Federico Laini -. Un Uomo la cui bontà d'animo gliela si leggeva negli occhi. Poche settimane fa avevamo chiacchierato a lungo e, quando ci siamo salutati, avevo riflettuto su quanto fossi fortunato a poter collaborare con una persona così. Oggi i pensieri lasciano lo spazio solo al dolore e al ricordo di chi fino all'ultimo è stato a servizio dei cittadini. L'intera comunità di Pisogne si stringe attorno a sua moglie, ai suoi figli, a tutta la sua famiglia e ai suoi colleghi".

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