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I vaccini funzionano anche in Italia: lo dimostra un grafico dell'Iss

Tra gli operatori sanitari si registra un crollo dei casi e, secondo l'Iss, la campagna vaccinale sta avendo un impatto positivo anche tra gli over 80

I primi effetti della campagna vaccinale cominciano a farsi vedere anche in Italia. La situazione, secondo i dati aggiornati del Ministero della Salute, è la seguente: sono più di 5 milioni le persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino, mentre quasi 2,4 milioni hanno completato l'iter vaccinale. Gli effetti si possono riscontrare soprattutto tra i lavoratori del comparto sanità, in ordine di tempo, i primi ad essere stati immunizzati. L'Istituto Superiore di Sanità, nel report di aggiornamento, evidenzia che "le curve epidemiche dei casi riportati come operatori sanitari e quella dei casi non riportati come operatori sanitari, hanno avuto un andamento molto simile fino alla seconda metà di gennaio, quando hanno iniziato a divergere". Da quel momento, per gli operatori sanitari il trend è stato visibilmente in calo rispetto a quello della popolazione generale.

Per accorgersi di quanto la vaccinazione abbia inciso nel contenere l'epidemia tra medici e infermieri è sufficiente dare uno sguardo al grafico contenuto nel report dell'Iss che mostra l'andamento del numero di casi negli operatori sanitari e nel resto della popolazione (i dati sono aggiornati al 17 marzo). 

grafico operatori sanitari-2

La forbice inizia ad allargarsi intorno al 20 gennaio. Circa un mese dopo, è possibile osservare un netto aumento dei casi tra la popolazione in seguito allo scoppio della terza ondata. Ma tra infermieri e camici bianchi i contagi continuano a scendere. A differenza di altri Paesi europei, l'Italia ha deciso di dare assolutà priorità agli operatori sanitari. Una scelta che ha comportato un ritardo nella vaccinazione delle categorie a rischio, ma che ha permesso di mettere in sicurezza il personale che lavora negli ospedali. Agli operatori sanitari ad alto rischio di esposizione è stato somministrato il vaccino Pfizer-BioNTech che oltre a proteggere nel 95% dei casi dalla malattia secondo uno studio israeliano protegge nel 90% dei casi anche dall'infezione.E il grafico dell'Iss sembra confermarlo.

Il calo dei casi di coronavirus tra gli over 80

Ma non è tutto. Per l'istituto superiore di sanità gli effetti della campagna di immunizzazione iniziano a vedersi anche tra la popolazione più anziana. "Analizzando il numero di casi di infezione da SARS-CoV-2 nella popolazione suddivisa per fascia di età 60-79 anni e >= 80, anni si osserva un andamento molto simile nelle due fasce fino all’inizio di febbraio con una piccola inversione di tendenza nell’ultima settimana" si legge nel report.

Iss grafico anziani-2

In questo caso la differenza non è così eclatante e di conseguenza il ruolo dei vaccini non può essere dato per scontato. Secondo l'Iss, tuttavia, "le differenze nei trend osservati nel numero di casi tra gli operatori sanitari e nelle persone di età pari o superiore a 80 anni sono probabilmente" da attribuire proprio "alla campagna di vaccinazione". 

Almeno una dose di vaccino, fino ad oggi, è stata inoculata al 42,8% delle persone con più di 80 anni. La copertura, sebbene non totale, avviene trascorsi almeno 15-20 giorni dall'inoculazione. Pertanto bisognerà attendere ancora qualche settimana  prima di poter riscontrare un’ulteriore diminuzione del numero di casi e della gravità dello stato clinico in questa fascia di età, come sottolinea l'Istituto Superiore di Sanità.

Fonte: Today.it

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