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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Nuovo Dpcm: i chiarimenti sugli spostamenti per coppie, fidanzati, genitori e figli

Cosa possono (e non possono) fare partner e familiari per ricongiungersi? Tutti i chiarimenti nelle Faq all'ultimo Dpcm pubblicate sul sito del governo.

In molti li attendevano da giorni: sono arrivati nelle scorse ore i chiarimenti del governo sulle nuove restrizioni alla mobilità previsti dal Dpcm del 15 gennaio. Le Faq - risposte alle domande frequenti - sono state pubblicate del sito di palazzo Chigi e chiariscono alcuni punti su cui si è discusso parecchio: in primis la questione relativa alle seconde case.

Il governo conferma: ci si può sempre spostare per raggiunge la seconda casa, anche se tale abitazione si trova in una regione arancione o rossa, a patto che sia di proprietà o sia stata affittata prima del 14 gennaio. Palazzo Chigi ha infine chiarito quando e come si possono raggiungere le persone care (il fidanzato, la fidanzata, il partner, i genitori, i figli) che si trovano in altri Comuni o Regioni.

Spostamenti fuori regione: Faq su fidanzati e coppie

Gli appelli sui social network con l'hashtag #congiuntifuoriregione si susseguono da mesi, come le denunce di coppie divise da confini regionali. In realtà ci sono varie possibilità per raggiungere il proprio partner se si vive in città diverse e in regioni diverse. Infatti più che sui confini regionali - per questo specifico punto delle Faq del governo - l’attenzione si sposta sul luogo fisico, le mura tra cui avviene il ricongiungimento.

Se avviene presso la residenza, il domicilio o l’abitazione di uno dei due componenti della coppia, ci si può ritrovare: per le coppie che vivono in città diverse funziona così. Le Faq dell'esecutivo, aggiornate il 20 gennaio, delineano anche con una certa precisione le modalità per le visite e gli incontri con familiari e amici. In caso di controllo durante gli spostamenti, si dovrà specificare il dettaglio, in modo che eventualmente le forze dell'ordine possano procedere a fare tutte le verifiche del caso.  Se una persona lavora in una Regione, è residente in un’altra e allo stesso tempo il partner lavora in una terza Regione italiana, ci si può ritrovare nella città di residenza del primo? La risposta a tale quesito è sì, ma a patto che abbia la residenza o il domicilio nel Comune di destinazione o che in quel Comune ci sia l’abitazione solitamente utilizzata dalla coppia composta da congiunti fuori regione.

Visite ai parenti

Diverso il discorso per il ricongiungimento genitori-figli: fino al 15 febbraio non si possono andare a trovare i parenti che vivono fuori regione. Consentiti invece agli spostamenti fuori Comune o Regione per i funerali dei parenti stretti.

Per le famiglie composte da genitori separati, in tutte le zone (rosse, arancioni, gialle) sono sempre ammessi gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé. Sempre, ma nel rispetto del coprifuoco. 

Alto spostamento sempre consentito: quello per prendere aerei o treni in scali di partenza situati fuori regione o comune. Lo spostamento è lecito, perché sussiste la necessità. Lo stesso per rientrare a casa. Basterà indicarlo nell’autocertificazione.

Inoltre è bene ricordare che se i genitori lavorano e sono quindi impossibilitati a badare ai figli si possono portare i bambini dai nonni, ma percorrendo il tragitto strettamente necessario per raggiungerli e recarsi sul luogo di lavoro, oppure per andare a riprendere i bambini al ritorno. Ove possibile, è assolutamente da preferire che i figli rimangano a casa con uno dei due genitori che usufruiscono di modalità di lavoro agile o di congedi, per proteggere le categorie più fragili.
 

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