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Parroco bresciano stroncato dal Coronavirus: rianimato 4 volte prima di arrendersi

Da circa 20 anni era missionario in Brasile, oggi l'epicentro mondiale dell'epidemia di Coronavirus: don Pierino Bodei è morto dopo essere stato rianimato 4 volte

Per più di un decennio sul lago d'Iseo, dopo essere stato anche sul Garda, e ormai da quasi 20 anni in Brasile, nella diocesi di Castanhal Do Parà dove tutti lo conoscevano come Pedro: è questa la parabola missionaria di don Pierino Bodei, originario di Mazzano ma “adottato” da Marone, che lo ha fatto diventare cittadino onorario. E' morto in queste ore stroncato dalla furia del Coronavirus, nel pieno dell'emergenza sanitaria in Brasile (se noi ne stiamo uscendo, in terra brasiliana si è registrato il nuovo record di contagi, 26.417 in un solo giorno, che portano il totale a 438.812, con 26.764 morti).

Ricordi indelebili per chi lo conosceva

Classe 1940, don Pierino aveva già compiuto 80 anni. Ucciso dal Covid-19 che gli ha procurato quattro blocchi cardiaci oltre che un blocco renale: è stato rianimato quattro volte prima di essere dichiarato deceduto. “Sorretti dalla stessa fede che don Pierino con entusiasmo e fedeltà ha sempre testimoniato – queste le parole di monsignor Carlo Verzelletti – e immensamente grati per il bene seminato da lui tra noi, lo affidiamo fiduciosi al Padre che lo accoglierà nel suo eterno abbraccio”.

Bodei era stato ordinato sacerdote a 24 anni, poi trasferito nelle parrocchie di Calcinatello, di Voltino (a Tremosine) e Prabione (a Tignale): alla fine degli anni '70 il suo primo lungo viaggio in Brasile, dove resterà per oltre un decennio. Viene nominato parroco a Marone nel 1989, qui rimarrà fino al 2000: come detto era stato nominato cittadino onorario, e il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. Lo piangono la sorella Laurita e i fratelli John e Santo.

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