Il virus non si ferma, neanche in chiesa: morti altri due sacerdoti bresciani
La triste notizia: morti in queste ore altri due parroci bresciani, don Domenico Gregorelli e don Giuseppe Toninelli. Sono già quattro i sacerdoti morti dall’inizio dell’epidemia
Papa Francesco ha rivolto una preghiera a Dio per fermare l’epidemia: nel frattempo in tutto il mondo l’onda lunga dei contagi non accenna a rallentare. A venerdì 20 marzo sono 244.602 i casi confermati in tutto il pianeta, 86.033 i guariti e oltre 10mila i morti: solo in Cina non si sono registrati nuovi casi di contagio. In Italia sono 41.035 i casi accertati dall’inizio dell’epidemia: seguono Iran (18.407), Spagna (18.077), Germania (15.320), Stati Uniti (14.250), Francia (11.010), Corea del Sud (8.652), Svizzera (4.164).
Tornando al tema della preghiera, si allunga purtroppo il triste elenco delle croci anche nel mondo ecclesiastico bresciano. Ad oggi sono quattro gli uomini di Chiesa che hanno perso la vita dall’inizio dell’epidemia: ai due parroci deceduti nei giorni scorsi, don Giovanni Girelli di Orzinuovi e don Diego Gabusi di Mazzano, se ne sono aggiunti altri due.
Il ricordo di don Domenico e don Giuseppe
Hanno perso la vita in ospedale anche Domenico Gregorelli e Giuseppe Toninelli. Gregorelli era originario di Sarezzo, dove è nato nel 1934: venne ordinato sacerdote nel 1961 a Firenze, e per molti anni ha servito parrocchie della provincia toscana, fino ad arrivare a Fermo, nelle Marche, dove ha concluso la sua carriera. Da qualche tempo era ospite della casa di riposo di Scanzorosciate, provincia di Bergamo.
Don Toninelli aveva invece 79 anni, nato a San Paolo e cresciuto a Rovato. Venne ordinato sacerdote nel 1965, e da allora è sempre rimasto in provincia di Brescia: prima alla Pieve di Lumezzane, poi a Ghedi, a Beata di Pian Camuno, Villachiara e Bornato, frazione di Cazzago San Martino. A causa di vari problemi di salute aveva ridotto il suo impegno, ma non per questo aveva smesso di servire le parrocchie bresciane: negli ultimi 12 anni è stato anche a Camignone di Passirano, Ospitaletto e Erbusco.