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Nuovo Dpcm: il rebus (poi risolto) del divieto di asporto dopo le 18

Consentito l'asporto fino alle 22 per le enoteche e gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande, non per i bar

Le regole per l'asporto contenute nel nuovo Dpcm non hanno mancato di sollevare polemiche. Fino alla precisazione del ministero arrivata in tarda serata. Questa la sintesi: rimane invariato il divieto di asporto dopo le ore 18 per i bar, la possibilità di prolungare fino alle 22 varrà solo per enoteche e simili. Il ministero della Salute lo ha precisato in una nota, dopo le accese reazioni espresse da più parti, tra cui il presidente dell'Anci Antonio Decaro.

Nuovo Dpcm e il rebus dell'asporto dopo le 18

"A proposito delle notizie di stampa riguardanti la disciplina delle 'attività dei servizi di ristorazione' in relazione all'asporto, si precisa - recita la nota - che è rimasto il divieto di asporto per le attività dei bar (codice ATECO 56.3) dopo le 18, come per gli altri esercizi commerciali della stessa tipologia. Viene consentito ora l'asporto solo fino alle 22 dalle enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande (codice ATECO 47.25). Resta, ovviamente, vietato il consumo sul posto".

Dopo l'approvazione del nuovo Dpcm 2 marzo 2021, era stato Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell'Anci, a farsi sentire: "Scuole chiuse ma movida libera. Il nuovo Dpcm sembra dire esattamente questo. Con una mano si chiudono le scuole e con l'altra si elimina il divieto di asporto per tutti dopo le 18, favorendo così di fatto gli assembramenti nei luoghi della movida e nei pressi di bar e locali frequentati per lo più dai ragazzi".

La possibilità di asporto fino alle 22 varrà solo per enoteche e simili 

"Se si consente l'asporto di bevande e drink si favoriscono gli assembramenti. Lo abbiamo detto e ripetuto al precedente governo così come all'attuale. Anche oggi. Le uniche misure di restrizione sembrano riguardare le lezioni in presenza. Gli stessi ragazzi che il Governo dice di voler preservare dai luoghi del contagio, consentendo la sospensione delle lezioni in presenza, vengono autorizzati ad affollare i luoghi della movida".

Lamentava Decaro: "Sinceramente così a non capire il senso delle norme non sono soltanto genitori, ragazzi e cittadini in genere, ma anche noi sindaci che rischiamo di diventare solo il bersaglio delle richieste di fare controlli senza averne neanche la competenza. Ci aspettiamo quantomeno una spiegazione visto che nessun componente dell'esecutivo presente oggi nella cabina di regia ha sollevato l'argomento né ha parlato di questa norma di liberalizzazione dell'asporto che si stava pensando di introdurre".

I dubbi sono stati risolti nel giro di poche ore. La possibilità di asporto fino alle 22 varrà solo per enoteche e simili, ad eccezione della Sardegna (zona bianca), dove i bar sono aperti fino alle 21. Il nuovo Dpcm sarà in vigore per un mese, dal 6 marzo al 6 aprile 2021. Confermato, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, ad eccezione di coloro che hanno comprovati motivi di lavoro, salute o necessità.

Fonte: Today.it

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