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Riaperture 4 maggio 2020: il testo completo del decreto sulla Fase 2

Il testo del nuovo Dpcm per la fase 2: cosa cambia per i cittadini dal 4 maggio. Conte: "Allentiamo il lockdown ma non è un libera tutti"

Come annunciato dal premier Giuseppe Conte in conferenza stampa, è stato firmato il nuovo nuovo Dpcm per la Fase 2, quello sulla convivenza con il Coronavirus. In mattinata abbiamo già anticipato le novità per quanto riguarda sport, negozi e spostamenti dentro e fuori dal proprio Comune.

"Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi - ha spiegato il presidente del consiglio -. La distanza di sicurezza deve essere di almeno un metro. Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l'Italia mantieni le distanze".

Qui il testo completo del nuovo decreto in Pdf

Tra le novità non anticipate nella conferenza stampa di domenica sera, quelle riguardanti le stazioni della metropolitana, dove si dovranno prevedere differenti flussi di entrata e di uscita e si dovrà prevedere "l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza e/o telecamere intelligenti per monitorare i flussi ed evitare assembramenti, eventualmente con la possibilità di diffusione di messaggi sonori/vocali/scritti". Nei luoghi pubblici al chiuso permane l'obbligo di indossare la mascherina.

Dal 4 maggio riaprono parchi, ville e giardini, ma resta il divieto di assembramenti: "E' vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati - si legge infatti nel testo del Dpcm - il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera".

Per quanto riguarda i negozi, resteranno chiusi fino al 1 giugno bar e ristoranti, parrucchieri, barbieri ed estetisti. La cura della persona resterà sul binario del fai da te. Anche dopo il 4 maggio, infatti, resteranno "sospese le attività inerenti servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti". Non solo: "Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi".

Le misure da rispettare per gli esercizi commerciali aperti

  • 1. Mantenimento in tutte le attività e le loro fasi del distanziamento interpersonale. 
  • 2. Garanzia di pulizia e igiene ambientale con frequenza almeno due volte giorno ed in funzione dell’orario di apertura. 
  • 3. Garanzia di adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria. 
  • 4. Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento. 
  • 5. Utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi e comunque in tutte le possibili fasi lavorative laddove non sia possibile garantire il distanziamento interpersonale. 
  • 6. Uso dei guanti "usa e getta" nelle attività di acquisto, particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande.
  •  7. Accessi regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità: a) attraverso ampliamenti delle fasce orarie; b) per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori; c) per locali di dimensioni superiori a quelle di cui alla lettera b), l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita. 
  • 8. Informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata.

Ingressi e uscite scaglionati dalle aziende

Prima dell’accesso al luogo di lavoro, il personale "potrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione - nel rispetto delle indicazioni riportate in nota - saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni. Il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS2 Qualora, per prevenire l’attivazione di focolai epidemici, nelle aree maggiormente colpite dal virus, l’autorità sanitaria competente disponga misure aggiuntive specifiche, come ad esempio, l’esecuzione del tampone per i lavoratori, il datore di lavoro fornirà la massima collaborazione".“

Per la gestione dell'ingresso e dell'uscita dei dipendenti delle imprese "si favoriscono orari di ingresso/uscita scaglionati in modo da evitare il più possibile contatti nelle zone comuni (ingressi, spogliatoi, sala mensa). Dove è possibile, occorre dedicare una porta di entrata e una porta di uscita da questi locali e garantire la presenza di detergenti segnalati da apposite indicazioni". In azienda, "non sono consentite le riunioni in presenza".

"Laddove le stesse fossero connotate dal carattere della necessità e urgenza - si legge ancora -, nell’impossibilità di collegamento a distanza, dovrà essere ridotta al minimo la partecipazione necessaria e, comunque, dovranno essere garantiti il distanziamento interpersonale e un’adeguata pulizia/areazione dei locali". "Gli spostamenti all’interno del sito aziendale devono essere limitati al minimo indispensabile e nel rispetto delle indicazioni aziendali sono sospesi e annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, anche se già organizzati; è comunque possibile, qualora l’organizzazione aziendale lo permetta, effettuare la formazione a distanza, anche per i lavoratori in smart working".

Fonte: Today.it

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