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Coronavirus, nuova fase: contagi in aumento tra i più giovani, ma meno morti

Il punto della situazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità: casi in aumento nel territorio europeo, con il contagio che viene spinto soprattutto dagli under 40. In Italia l'età media dei nuovi casi è di 34 anni

"L’epidemia sta cambiando e  le persone di 20, 30, 40 anni stanno sempre di più pilotando la diffusione. Molti non sanno di essere infetti e ciò aumenta il rischio di contagio dei più vulnerabili". Lo ha detto Takeshi Kasai, direttore dell'ufficio del Pacifico Occidentale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, confermando di fatto una sensazione diffusa. Non è un caso se la maggior parte dei nuovi casi - e dei nuovi focolai  - registrati nel nostro paese riguarda giovani rientrati dalle vacanze in paesi considerati a rischio (Malta e Croazia in testa). 

L’osservazione sull'età dei contagiati vale anche per l'Italia, come conferma l'ultimo report dell'Iss, riferito alla settimana fino all'11 agosto, che ha registrato un'età mediana dei nuovi casi intorno a 34 anni. 

Coronavirus: aumentano i contagi in Europa, ma meno morti

Nelle ultime settimane è aumentando gradualmente il numero di casi segnalati nel Vecchio Continente, anche se negli ultimi 7 giorni non c'è stato un sostanziale cambiamento nel trend: "un certo numero di Paesi stanno mostrando una rinascita dei contagi, compresi Francia, Germania, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito". 

A tirare le somme sull'andamento di Covid-19 è l'Organizzazione mondiale della sanità, che analizza anche i fattori all'origine della risalita dei contagi, osservata in particolare in alcune aree dell’Europa. Un aspetto viene evidenziato su tutti: "Diversi cluster di Covid-19, che hanno contribuito alla rinascita dei casi, sono stati segnalati in impianti di lavorazione e confezionamento della carne in diversi Paesi, tra cui Belgio, Danimarca e Germania".

Quanto ai morti, ne sono stati riportati in 2.480 in tutta la regione europea negli ultimi sette giorni, "con una diminuzione del 21% rispetto alla settimana precedente. Tuttavia, a seguito di un processo di revisione retrospettiva operato nel Regno Unito, sono stati oltre 5 mila i decessi sottratti dal totale del paese, con un conseguente calo di 2.728 morti”.

Fonte: Today.it

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