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Nuovo Dpcm e spostamenti per andare dai congiunti: cosa succederà

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha ampiamente ribadito che "le misure restrittive funzionano e con molta probabilità resterà il divieto di spostamento tra regioni". Su Twitter e altri social network spopolano gli appelli: "Coppie divise da mesi, affetti stabili divisi da un confine che non esiste. Quanto ancora durerà questa tortura?"

Le limitazioni alla mobilità interregionale non sembra destinata a vedere aperture nelle prossime settimane (forse mesi). Andare in un’altra regione per trovare amici e congiunti resta una chimera. Lo è stata per mesi, e anche con il nuovo Dpcm in arrivo tra giovedì e venerdì (e valido a partire dal 16 gennaio) non ci saranno forse novità sostanziali. Il divieto di spostamento tra le regioni arancioni e rosse è certo. Qualche voce chiede di valutare se eliminare quello tra le regioni gialle. Sembra difficile che possa succedere. Intanto l'unica sicurezza è che fino a venerdì 15 gennaio in caso di spostamenti tra regioni si rischiano multe salate.

Nuovo Dpcm e spostamenti tra regioni rosse, arancioni e gialle

La chiusura resterà "totale", anche tra regioni in zona gialla, in base alle anticipazioni del nuovo DPCM che entrerà in vigore sabato prossimo. Il ministro della Salute Roberto Speranza solo ieri ha ribadito che "le misure restrittive funzionano e con molta probabilità resterà il divieto di spostamento tra regioni". I governatori appaiono rassegnati, e su questo specifico punto nessuno protesta. Quasi nessuno. Confronto sempre serrato fra governo e Regioni in vista delle nuove misure anti-covid da inserire nel prossimo Dpcm.

Su Twitter e altri social network l'hashtag #congiuntifuoriregione spopola: "Coppie divise da mesi, affetti stabili divisi da un confine che non esiste. Quanto ancora durerà questa tortura?" si chiede un utente. "Non ce la faccio più a vivere nell’incertezza perenne. Crollo di continuo perché fa male amare qualcuno senza sapere quando lo si potrà rivedere e stringere di nuovo" scrive qualcun altro. C'è anchi chi fa discorsi meno emotivi e più razionali: "É molto più facile tracciare qualcuno che si muove da una regione ad un altra piuttosto che una ventina di persone che si chiudono nella stessa casa al palazzo di fianco. Ergo mi spiegate che c entriamo noi #congiuntifuoriregione coi contagi?". 

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Altri utenti si sono attivati chiamando le prefetture: "Chiamando la prefettura -scrive -  loro sanno che è permesso il rientro presso l'abitazione per quelle coppie che sono distanti, ma che si incontrano presso la casa del proprio partner. Quindi nessuno vi farà alcuna multa se andate a casa dei vostri fidanzati". Non ci giureremmo.

Spostamenti tra regioni: come stanno le cose fino al 15 gennaio

Per ora fino al 15 gennaio compreso gli spostamenti interregionali sono vietati se non per motivi di lavoro, salute e necessità (da dichiarare nel modulo di autocertificazione), ed è sempre consentito il rientro al domicilio/residenza. In zona gialla, quella in cui la situazione epidemiologica è migliore e le regole quindi sono più “morbide”, potrebbe comunque rimanere vietato ogni spostamento tra regioni anche dal weekend in poi.

La stretta era stata introdotta con il dl n.158 del 2 dicembre 2021 che sanciva, nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio, l’impossibilità di muoversi liberamente tra le regioni, indipendentemente dal colore dei territori. Una misura poi prorogata. "Misure più severe per i prossimi due mesi per mitigare l'effetto delle feste di Natale sui contagi". Le chiede Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano. "C'e' stato un abbassamento del livello di attenzione – ha detto in un'intervista oggi a Il Messaggero -. Le indicazioni del governo erano necessarie, ma qualcuno non le ha rispettate e si sono creati dei focolai". Quella che stiamo osservando ora "non è un'ondata" ma "i prodromi di una possibile nuova ondata che è stata in un certo senso messa in atto dai comportamenti irresponsabili ed eccessivi che abbiamo osservato durante le feste". Secondo Pregliasco ritardare "un'azione restrittiva a fronte di indicazioni di innalzamento dell'epidemia può essere pericoloso. Si pensi al Veneto, che è rimasto a lungo in zona gialla. Per questo l'opzione più utile è quella di tentare una dose da cavallo per poco tempo, piuttosto che definire limiti e orari che, come si è già visto, sono meno gestibili dalla popolazione".

Fino a venerdì in caso di spostamenti tra regioni diverse si rischiano multe salate da 400 a 1.000 euro. Vietato uscire dalla regione per raggiungere la seconda casa e nemmeno per andare a trovare parenti, amici e congiunti non conviventi. Questo vale sia nelle regioni che fanno parte della zona arancione che in quelle dove vige la zona gialla rafforzata. Da sabato 16 gennaio molte regioni rischiano una stretta "rossa". Appare chiara la volontà del governo di stringere le maglie anche, e soprattutto, per evitare la temuta terza ondata.

Contagi in aumento: "Abbiamo tre-quattro mesi davanti"

Il premier Giuseppe Conte avverte: "Sta arrivando una impennata dei contagi, dopo Gran Bretagna, Irlanda Germania, sta arrivando anche da noi e non sarà facile, dobbiamo fare ancora dei sacrifici". Qualcuno ne sta facendo più di altri. Da mesi e mesi. Confermato il coprifuoco, ogni giorno, senza distinzione, in tutta Italia, dalle 22 alle 5. Per quanto riguarda le visite a casa, la raccomandazione sarà di non ricevere mai più di due persone non conviventi.

"Dobbiamo essere consapevoli che abbiamo tre-quattro mesi davanti: ormai per me il peggio è passato" ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, intervenendo a 'Radio anch'io' su Radio1. "Oggi abbiamo tre o quattro mesi - ha spiegato - prima che le condizioni ambientali, il caldo, i raggi ultravioletti di fine primavera e dell'estate, possano consentirci, al di là dei risultati delle cure o dei vaccini, comunque di portarci una situazione di maggiore controllo".

Quando ci si può spostare tra regioni diverse

A meno di sorprese anche dopo il 15 gennaio ci si potrà spostare solo con un valido motivo. E vale a dire:

  • esigenze lavorative;
  • motivi di salute;
  • situazioni di necessità;
  • per far rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione;
  • ricongiungersi con il coniuge/partner se il luogo coincide con quello di residenza, domicilio o abitazione;
  • per andare a trovare i figli minorenni nel caso di genitori separati/affidatari;
  • prestare assistenza a persone non autosufficienti;

Non ci si potrà dunque spostare tra le regioni - anche in zona gialla - per fare gite o per ricongiungersi con il proprio partner, se il luogo non coincide con quello di residenza, domicilio o abitazione.

Zona gialla e arancione: gli spostamenti oggi e domani

Fino a venerdì 15 nelle aree gialle, tra le 5 e le 22, ci si può spostare liberamente all’interno della propria regione, quindi anche fare visita a parenti o amici nella stessa regione. Non sono previsti limiti al numero degli spostamenti o delle persone che si spostano. Nelle zone arancioni ci si potrà spostare liberamente - e quindi far visita ad amici o parenti - solo all'interno del proprio comune, dalle 5 alle 22. Oltre tali orari e al di fuori del proprio comune ci si potrà spostare solo per lavoro, salute o necessità.

Fonte: Today.it
 

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