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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus: carica virale in aumento, la seconda ondata incombe?

Niente allarmismo ma doverosa preoccupazione: negli ultimi giorni la carica virale dei positivi è aumentata da 10mila a 1 milione. Cosa significa

Lo spettro di una seconda ondata di coronavirus in Europa si fa sempre più concreto, anche a fronte dei dati di questi ultimi giorni: non solo i contagi in aumento costante nel continente (anche al ritmo di migliaia di unità al giorno, come in Francia, Germania e Spagna) ma pure in Italia, dove con 642 nuovi casi si è tornati improvvisamente al maggio scorso, dunque con il dato più alto da circa tre mesi.

La carica virale

Ma c'è un secondo campanello d'allarme che dovrà essere tenuto sotto controllo: nemmeno il tempo di concludere la diatriba ideologica sui “debolmente positivi”, ovvero i positivi al Covid-19 ma con una bassa carica virale, che la stessa carica virale sta aumentando, almeno sui casi positivi di queste ultime due settimane.

La carica virale, come riporta l'Ansa, è il numero delle copie di materiale genetico del virus presenti in un millilitro di materiale biologico prelevato con il tampone: tra fine luglio e primi di agosto la carica virale era inferiore a 10mila, in questi giorni si stanno rilevando casi con oltre un milione.

Il parere del virologo

“Circa la metà dei tamponi rilevati nell'ultima settimana – spiega ancora all'Ansa il virologo Francesco Broccolo dell'Università Milano Bicocca – supera il milione di copie di materiale genetico del virus, l'Rna, presenti nelle particelle virali infettive in un millilitro di tampone. Questo può voler dire che il virus si replica bene in alcuni organismi, e che questi soggetti potrebbero essere dei super diffusori”. In alcuni casi è stato rilevato circa 1 miliardo di copie dell'Rna del virus.

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