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Coronavirus

Contagi a bordo, tutto l'aereo in quarantena: ci sono anche 10 bresciani

Nuovi aggiornamenti sul caso dell'aereo decollato dall'India e atterrato a Orio al Serio: a bordo c'erano anche 10 bresciani

Come anticipato da BresciaToday, ci sono anche dei bresciani tra i 129 passeggeri atterrati lunedì sera all'aeroporto di Orio al Serio: sono arrivati in Lombardia a bordo di un aereo della compagni HiFly decollato dal Punjab, India. I residenti in provincia di Brescia sarebbero una decina: sono tutti già in isolamento, trasferiti in due “Covid-hotel” (ovvero: gli alberghi attrezzati per la quarantena, nel caso specifico il Muratella di Cologno al Serio e il Mercure di Bergamo) insieme agli altri passeggeri, in totale 129, e ai 17 membri dell'equipaggio.

Tampone rapido per tutti i passeggeri

Tutte le persone a bordo del velivolo sono state sottoposte a tampone rapido: in 6 sono risultati positivi al coronavirus, nonostante prima di partire fossero risultati negativi a un test eseguito 72 ore prima. Sono stati accolti dalla Croce Rossa, testati e poi trasferiti in sicurezza nei Covid-hotel. Qui rimarranno in isolamento per almeno una decina di giorni, prima di essere sottoposti a nuovo tampone.

I passeggeri del volo HiFly sono tutti cittadini italiani, anche se in gran parte di origine indiana: per questo è stato dato il via libera al decollo e all'atterraggio, in deroga all'ordinanza del Ministero della Salute che vieta fino a nuovo ordine l'arrivo di voli dall'India. E' il Paese dove impazza, purtroppo, la variante indiana, con centinaia di migliaia di contagi e migliaia di morti al giorno.

Nessun caso di variante indiana in Lombardia

Anche i sei positivi a bordo dell'aereo atterrato a Orio saranno sottoposti a ulteriori accertamenti, per verificare l'eventuale presenza di detta variante. Aspettando gli esiti dei test, attesi forse già nelle prossime ore, la vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti ha riferito che ad oggi nel territorio regionale non è ancora stata sequenziata alcuna variante indiana del Covid-19.

Dal dicembre scorso, dice ancora Moratti, “nei laboratori regionali sono stati identificati 5.423 casi di variante inglese, 33 di quella sudafricana, 50 di quella nippo-brasiliana, 34 di quella nigeriana: sono stati poi genotipizzati anche 185 casi definiti come altre varianti, ma che per la Direzione generale Welfare non sono d'interesse scientifico, e all'interno delle quali non risulta comunque quella indiana”.

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