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Covid-19, è un massacro: altri 57 bresciani morti. Cresce la rabbia sui tamponi

Coronavirus, ultimi aggiornamenti: 231 morti in Lombardia, 57 a Brescia. Quasi un migliaio i nuovi casi di positività, di cui 168 nel Bresciano. La Regione non comunica il dato sui tamponi nelle singole province

Mancano poco più di due settimane alla fine, se così ancora si può chiamare: ma sono già più di 8mila le aziende aperte in provincia di Brescia, oltre il 50% del totale. E sono a decine di migliaia in tutta la Lombardia, con oltre mezzo milione (a stare bassi, molto bassi) di pendolari che ogni giorno va al lavoro, prende l’auto, i treni o mezzi pubblici. Basta imboccare una tangenziale, o camminare lungo le strade della città: e non c’è bisogno di andare in fabbrica, ma basta osservare meccanici, negozi, banche e altro ancora.

La fase 2 dicono sia a un passo: quella della “convivenza” con il virus, in attesa di cura e vaccino, nel rispetto delle “quattro D” che da slogan diventano un mantra. E dunque la Distanza di almeno un metro, i Dispositivi di protezione individuale, la Digitalizzazione e lo smart working, la Diagnosi con i test sierologici per trovare (eventualmente) gli anticorpi. Ma siamo davvero pronti? Domanda lecita, anche a fronte degli ultimi dati resi noti dalla Regione.

Gli ultimi aggiornamenti in Lombardia

Sono 941 i nuovi casi di positività al Covid-19 in tutta la Lombardia, a fronte però di un parco tamponi che il 16 aprile ha sfiorato le 11mila unità. Detto questo, sono 63.094 i casi accertati dall’inizio dell’epidemia, il 37,34% del totale dei casi italiani, che sono 168.941 (più 3.786 in un giorno, ma oltre 61mila i tamponi processati). Non cala la triste conta dei decessi: più 231 in Lombardia, 11.608 totali, più 57 in provincia di Brescia, 2.106 totali, il dato peggiore dell’ultima settimana, e oltre.

Sono 525 i nuovi decessi in tutta Italia, 22.170 totali: in Lombardia il 52,36% dei morti italiani. I dati per provincia: a Brescia sono 168 i nuovi casi, ma solo 69 senza considerare i tamponi che proseguono nelle case di riposo e strutture per anziani. Ad oggi, comunque, sono 11.355 i casi di Coronavirus dall’inizio dell’epidemia: è la seconda provincia dopo Milano (14.952 casi di cui 6.160 a Milano, più 277) e davanti a Bergamo (10.518, più 46). Seguono Cremona (5.273, più 71) e Monza e Brianza (3.932, più 54).

Calano i ricoveri in ospedale

La buona nuova, almeno così pare, è che stanno calando ancora i ricoverati in ospedale. Sono 12.388 in Lombardia, tra dimessi e nuovi ricoveri centinaia in meno in pochi giorni: speriamo sia questo il trend definitivo. Di questi 11.356 sono in buone condizioni, il 91,67%, e 1.032 in terapia intensiva, l’8,38% del totale dei ricoverati, oltre un terzo di tutti i ricoveri in terapia intensiva d’Italia. 

“Università e ricerca avranno un ruolo di fondamentale importanza per la fase di riapertura – spiega il vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala – in quanto i nostri scienziati e virologi offriranno indicazioni importanti per quella che sarà la nostra nuova normalità, per operare nella sicurezza dei cittadini e dei nostri lavoratori, e far riprendere la nostra economia. Il Governo definirà quali attività riapriranno, noi intanto lavoriamo per offrire indicazioni scientifiche certe. Riprenderemo i riti che avevamo prima, ma verso una nuova normalità”.

Le polemiche sui tamponi

Sul tema della diagnosi e del tracciamento del contagio da Covid-19, la Regione rilancia con la app AllertaLOM, che permette un primo auto-screening su base volontaria. Ma potrebbe non bastare, come ribadito da tanti amministratori, che ancora una volta chiedono più tamponi. C’è anche il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono: “E’ importante sapere quanti tamponi si fanno, ogni giorno, nella nostra provincia – spiega – e soprattutto a chi. Se no diventa difficile sapere come sta andando il contenimento del contagio e quali azioni si devono adottare”. La Regione, infatti, non comunica a nessuno il dato sui tamponi delle singole province (sempre che sia in grado di darlo, a questo punto).

Ad oggi sono 232.674 i tamponi effettuati in Lombardia, da quando tutto è cominciato, di cui il 27,11% hanno dato esito positivo: 10.706 nelle ultime 24 ore, in crescita rispetto agli ultimi giorni (7.098 il 15 aprile, 3.778 il 14). In poco più di un mese sono decuplicati i laboratori (da 3 a più di 30) per l’analisi dei tamponi: ma il numero dei tamponi stessi è solo triplicato (da circa 3mila a una media di 9mila). Anche da qui le polemiche.

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