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Coronavirus: salgono a 2.160 i morti bresciani, sabato ancora 25 lutti

Preoccupa ancora di più il numero dei nuovi contagiati, anche al netto dei tamponi effettuati nelle Rsa: più 191 in 24 ore

Continua la terribile conta dei morti bresciani nella nostra provincia, che, nella giornata di sabato, registra altri 25 lutti, in tutto saliti alla cifra monstre di 2.160. Rispetto a metà marzo, le vittime giornaliere sono meno della metà, ma il numero resta ancora troppo alto. Preoccupa ancora di più il numero dei nuovi contagiati, anche al netto dei tamponi effettuati nelle Rsa, perché - paragonato alla provincia di Bergamo, dove si registra una forte frenata - nel Bresciano ieri si sono aggiunti 191 casi (11.758 il totale). Un numero ancora altissimo, difficile al momento da spiegare senza conoscere la mappa dei tamponi effettuati in ogni provincia (la Regione non la comunica). L'unica buona notizia viene dalla conta dei guariti, che continua a salire: 3.051. Quasi il 30% dei bresciani contagiati (almeno secondo i dati ufficiali) è riuscito a superare la malattia.

Coronavirus, aggiornamenti in diretta 19 aprile | Ultime notizie Milano e Lombardia: si punta a ripartire il 4 maggio

Coronavirus, contagi e morti in Lombardia

Nella giornata di sabato 18 aprile, quando è arrivato l'ultimo aggiornamento ufficiale fornito dal Pirellone, si sono registrati altri 1.246 casi positivi - su 11.818 tamponi -, in lieve aumento rispetto alle 24 ore precedenti, quando era stato segnato un +1.041. A livello regionale il totale dei contagi è salito quindi a 65.381. Sono 199 i nuovi decessi in un giorno, per un totale - tragico - di 12.050.

Ancora in calo, di 24 unità, i ricoveri in terapia intensiva, che sono arrivati a 947: per il secondo giorno consecutivo dall'inizio dell'emergenza sanitaria si è scesi sotto ai mille pazienti. In totale i positivi Covid che si trovano in ospedale sono 10.042, - 585.rebbe interessarti: https://www.milanotoday.it/attualita/coronavirus/aggiornamenti-19-aprile-notizie-morti-contagi

oronavirus, aggiornamenti in diretta 19 aprile | Ultime notizie Milano e Lombardia: si punta a ripartire il 4 maFontana: "Bisogna ripartire"

Nonostante i 199 morti lombardi in 24 ore, registrati nella giornata di sabato, dai vertici di regione Lombardia continua a filtrare ottimismo e si spinge per una ripartenza abbastanza immediata, seppur lenta. Dopo aver lanciato le "Quattro D" per la "nuova normalità", dal Pirellone insistono che il momento giusto per allentare divieti e quarantene sia ormai arrivato. 

"La regione Lombardia è stata la prima in Europa ad affrontare questo virus, quindi è chiaro che saremo estremamente cauti - ha detto sabato sera il presidente di regione, Attilio Fontana -, ma ciò non toglie che si debbano ascoltare associazioni di categoria, attività produttive, università, sindacati per pensare a una ripartenza, graduata ma una ripartenza che dia la speranza di riprendere la nostra vita". Coronavirus, aggiornamenti in diretta 19 aprile | Ultime notizie Milano e Lombardia: si punta a ripartire il 4

La sponda dal governo

E poche ore dopo, al termine della riunione della cabina di regia tra governo, regioni ed enti locali sembra essere arrivata una prima sponda da parte del governo. La data cerchiata in rosso è proprio quella proposta dal Pirellone: il 4 maggio. 

"Gli effetti positivi di contenimento del virus e di mitigazione del contagio si iniziano a misurare - ha commentato il premier Giuseppe Conte al termine della riunione sulla fase due -, ma non sono ancora tali da consentire il venir meno degli obblighi attuali e l’abbassamento della soglia di attenzione". Almeno non nell'immediato, perché - ha proseguito - "nel frattempo continua incessantemente il lavoro del Governo a un programma nazionale che possa consentire una ripresa di buona parte delle attività produttive in condizioni di massima sicurezza, che tenga sempre sotto controllo la curva epidemiologica e la capacità di reazione delle nostre strutture ospedaliere".

"Anche i rappresentanti dei governi locali hanno espresso adesione al disegno dell’Esecutivo di adottare un piano nazionale contenente linee guida omogenee per tutte le Regioni, in modo da procedere, ragionevolmente il 4 maggio a una ripresa delle attività produttive attualmente sospese, secondo un programma ben articolato - ha preannunciato Conte - che contemperi la tutela della salute e le esigenze della produzione. Un piano così strutturato dovrebbe garantirci condizioni di massima sicurezza nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto".Potrebbe interessarti: https://www.milanotoday.it/attualita/coronavirus/aggiornamenti-19-aprile-notizie-morti-contagi.html

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