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Coronavirus Provaglio d'Iseo

Coronavirus: alla Gefran un braccialetto per mantenere le distanze

Al via la sperimentazione sui 120 dipendenti della Gefran di Provaglio d’Iseo: saranno attrezzati con un braccialetto elettronico che rileverà le distanze di sicurezza

La tecnologia al servizio della sicurezza, anche sanitaria: succede a Provaglio d’Iseo, dove l’azienda Gefran – tra i leader nel settore dell’hi-tech e dell’automazione – avvierà nelle prossime settimane un primo test su 120 dipendenti, a cui verrà fatto indossare una sorta di braccialetto elettronico (simile a uno smart-watch) che comincerà a vibrare e suonare quando ci si avvicinerà troppo a un altro lavoratore, ovviamente anche lui dotato di bracciale.

Il meccanismo è noto come “proximity sensor”, ovvero un sensore di prossimità: come scrive il Giornale di Brescia, in Gefran sarà tarato su una distanza minima di un metro e mezzo. Quando due dipendenti dovessero avvicinarsi un po’ di più l’uno all’altro, i loro braccialetti smart lanceranno un segnale. 

Al via il primo test su 120 dipendenti

Come detto il primo test sarà sui 120 dipendenti dello stabilimento di Provaglio: superata la prova, l’uso del bracciale sarà esteso a tutti i 670 lavoratori del gruppo. Nel rispetto della privacy, i braccialetti non tracceranno i movimenti dei dipendenti, ma torneranno utili in caso di contagio: se un operaio dovesse ammalarsi di Covid-19, grazie al bracciale sarà possibile risalire ai colleghi cui è stato vicino nei giorni precedenti.
 

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