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Coronavirus

Il pugno duro della Regione: "Chi rifiuta Astrazeneca verrà vaccinato per ultimo"

In Lombardia (ancora) ritardi nella campagna vaccinale: e c'è qualcuno che rifiuta AstraZeneca

"Se un ottantenne rifiuta un vaccino AstraZeneca non sappiamo nemmeno noi come comportarci. E' un problema, ma per ora li metteremo in coda". Sono queste le parole, riportate dall'Ansa, del direttore generale al Welfare di Regione Lombardia Giovanni Pavesi. La circostanza è stata confermata da una circolare diffusa in queste ore nei centri vaccinali lombardi, anche bresciani: tutti i rifiuti a Vaxzevria, appunto il vaccino prodotto da AstraZeneca, saranno automaticamente riprogrammati al termine della campagna vaccinale.

Le raccomandazioni del Ministero della Salute

Nel frattempo il Ministero della Salute, in una nota del 7 marzo, ha raccomandato il cosiddetto "uso preferenziale" del siero di AstraZeneca per i soggetti di età superiore ai 60 anni: fermo restando, ricordiamo, che il vaccino è comunque approvato per la somministrazione dai 18 anni in su, e non sono intervenuti cambiamenti autorizzativi da parte di Ema, l'Agenzia europea del farmaco. La Regione ha quindi ribadito che AstraZeneca sarà offerto agli ultra sessantenni, ad eccezione dei casi rientranti nelle categorie degli estremamente vulnerabili e disabili gravi.

Secondo il piano vaccinale nazionale, per i soggetti fragili sarà invece più consono offrire un vaccino a mRna, ovvero uno tra Comirnaty (il nome commerciale del vaccino di Pfizer, ndr) e Moderna. I vaccini a mRna sono quelli offerti ai soggetti di età compresa tra 16 e 59 anni per Pfizer e tra 18 e 59 anni per Moderna. Per preservare il vaccino a mRna ai soggetti a fragili e agli under 60 non è previsto che il vaccinando scelga quale vaccino ricevere: è fondamentale che gli operatori dei centri vaccinali forniscano informazioni precise, consapevoli che il rapporto rischio/beneficio è a favore del beneficio specialmente per i soggetti in età avanzata.

Il presidente Fontana: "AstraZeneca sicuro come gli altri"

Confermato infine l’uso di AstraZeneca per la seconda dose di chi ha già ricevuto la prima. Anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, è intervenuto in merito al "rifiuto" di AstraZeneca. "Non è accentuato come in altre regioni, però c'è anche qui - ha dichiarato durante la visita all'hub vaccinale all'autodromo di Monza, come riportato dall'Eco di BergamoPurtroppo si sono dette troppe cose, si parla troppo e alla fine la gente è confusa. Io sono dell’opinione che AstraZeneca sia efficace, efficiente e sicuro come gli altri vaccini, ma si continuano ad avanzare dubbi sospetti e preoccupazioni, la gente è un po’ confusa. Il governo dovrebbe dire con estrema chiarezza ai nostri concittadini che AstraZeneca funziona ed è sicuro come gli altri".

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