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Dpcm, zona arancione e gialla rafforzata: le regole del 15 gennaio

Le norme e le deroghe sugli spostamenti e quando serve l'autocertificazione. Il coprifuoco notturno è sempre in vigore dalle 22 alle 5. Da domenica 17 mezza Italia potrebbe vedere inasprite le restrizioni. E con i nuovi parametri sono molti i territori a rischiare

Cinque regioni in zona arancione (Calabria, Sicilia, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto) e tutte le altre in zona gialla "rafforzata" con divieto di spostamento tra territori e province autonome. È il quadro dell'Italia a colori di venerdì 15 gennaio 2021, in base alle fasce di rischio coronavirus stabilite nell'ultima ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Poi cambierà tutto, o quasi.

Speranza ha ribadito oggi all'incontro con le regioni le nuove misure previste per contrastare l'epidemia: "Con indice Rt 1 la zona sarà arancione, con 1.25 rossa, in arancione anche con rischio alto per rendere il modello tempestivo". Il ministro ha confermato anche lo stop alla mobilità tra regioni gialle con le deroghe già previste, la proroga dello stato di emergenza al 30 aprile e il limite delle due persone non conviventi che si possono ospitare in casa. E come già annunciato ieri nelle comunicazioni al Parlamento ha evidenziato la possibilità di una "zona bianca, un segnale per il futuro", dove sono vigenti le regole comportamentali (mascherina e distanziamento) ma non gli altri divieti e "per averla servono tre settimane di fila con incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti, Rt sotto l'1 e rischio basso".

Le regole del 15 gennaio nelle regioni in zona gialla e arancione

Ma andiamo con ordine. Quella in vigore venerdì 15 gennaio nella maggior parte delle regioni italiane sarà comunque una zona gialla "rinforzata" che prevede il divieto di spostamento tra regioni e province autonome. Nel dettaglio, cosa si può fare e cosa no? Ecco le restrizioni, le norme e le deroghe in vigore il 15 gennaio in Italia.

  • Nelle regioni in zona gialla rafforzata bar e ristoranti possono restare aperti fino alle 18, fatto salvo il rispetto delle misure anti contagio. Come sempre l’asporto è consentito fino alle 22 mentre per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. I negozi sono aperti, ma viene confermata la chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione di farmacie, tabacchi, punti vendita di generi alimentari ed edicole al loro interno. Serrande abbassate anche per piscine, palestre, teatri e cinema, mentre sono aperti i centri sportivi.
  • Nelle cinque regioni in zona arancione (Calabria, Sicilia, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto), al contrario, restano chiusi bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie (ad eccezione delle mense e del catering). Va da sé che il rispetto del coprifuoco dalle 22 alle 5 resta in vigore su tutto il territorio nazionale. Inoltre non si potrà uscire dal proprio comune se non per motivi di lavoro, salute e necessità. C’è però una deroga importante: fino al 15 gennaio sono infatti consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Per circolare è necessario, in caso di controlli delle forze dell'ordine, avere con sé il modulo di autocertificazione, quel documento introdotto con l'inizio dei lockdown per la pandemia da coronavirus. A chi è sprovvisto del modulo ne viene fornito uno da compilare per giustificare - con dichiarazioni vere - il motivo dello spostamento. I cittadini devono infatti ricordarsi, come specifica il sito del Viminale, che "l'autodichiarazione è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo". Il firmatario deve dichiarare che il proprio spostamento è determinato da:

  • esigenze di lavoro; 
  • motivi di salute; 
  • altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio.

Sarà inoltre necessario indicare nel modulo di autocertificazione: il proprio abituale domicilio, un contatto telefonico valido, di non essere sottoposti alla misura della quarantena ovvero di non essere risultato positivo al covid-19 (fatti salvi gli spostamenti disposti dalle autorità sanitarie), di essere "consapevole delle conseguenze penali previste in caso di dichiarazioni mendaci a pubblico ufficiale" regolate dall'articolo 495 del Codice di procedura penale. Chi non è in regola rischia una multa da 400 a 1000 euro, come previsto dal decreto.

Quando serve l'autocertificazione per gli spostamenti in zona gialla rafforzata

Secondo l’ultimo decreto del governo, in vigore fino a venerdì 15 gennaio, "sono vietati tutti gli spostamenti verso una regione o provincia autonoma diversa dalla propria, ad eccezione di quelli dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità". Rimane anche in vigore la chiusura notturna dalle 22 alle 5. A chi si trova nelle regioni in giallo "rafforzato" l’autocertificazione serve quindi se si ha necessità di spostarsi per lavoro, salute o necessità in un’altra regione oppure tra le 22 e le 5 del mattino.

Quando serve l'autocertificazione per gli spostamenti in zona arancione

Nelle zone arancioni l'autocertificazione, come per le zone in giallo "rafforzato", serve se si ha la necessità di spostarsi in un’altra regione oppure durante la chiusura notturna. In queste regioni però il modulo deve essere compilato anche per gli spostamenti in un comune diverso da quello in cui si risiede, mentre non è necessario compilarla per muoversi all’interno del proprio comune tra le 5 e le 22.

Qui potete scaricare il modulo di autocertificazione per gli spostamenti in Pdf.

Fonte: Today.it

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