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Fuga di massa prima del lockdown di Natale: controlli rigidi e tolleranza zero

Un milione di persone si sposteranno questo weekend, l'ultimo in zona gialla, per raggiungere i parenti che vivono in altre regioni. E il Viminale ha predisposto una massiccia rete di controlli: 70mila forze dell'ordine impegnate, droni e telecamere.

Sarà un weekend da esodo di massa, prima delle chiusure, ma sorvegliato dal Grande Fratello. No, non ci stiamo riferendo al reality televisivo ma al Big Brother protagonista del romanzo 1984 di George Orwell. Perché gli spostamenti di circa un milione di persone previsti per il weekend alle porte - l'ultimo in cui sarà lecito varcare confini comunali, provinciali e regionali - sarà osservato speciale, anzi specialissimo: in campo 70 mila tra poliziotti e militari, i droni e le telecamere. L'obiettivo: evitare assembramenti in porti, aeroporti, stazioni, ma anche nelle vie dello shopping e nei luoghi della movida (bar e ristoranti che saranno aperti fino alle 18). Il timore è che si ripetano le scene dello scorso fine settimana, con i centri storici delle città presi d'assalto per gli acquisti di Natale.

Massiccia intensificazione dei controlli

Giovedì la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha infatti riunito il comitato nazionale per l’ordine pubblico, nel corso del quale  "sono state esaminate le misure da adottare nelle prossime festività per garantire la tutela dell`ordine pubblico e della sicurezza pubblica, anche con riguardo alla prevenzione della minaccia terroristica. In tale contesto, è stata richiamata l`attenzione sulla vigilanza di obiettivi sensibili". Inoltre "è stato previsto il rafforzamento della attività di controllo del territorio, anche in funzione di contrasto dei cosiddetti reati di strada, suscettibili di incremento in ragione della maggiore circolazione di persone e delle merci".

In particolare "per la prevenzione dal rischio contagio, mirate attività di controllo interesseranno i locali pubblici e di intrattenimento, nonché le aree abitualmente ritrovo di giovani", mentre "in vista della intensificazione degli spostamenti, legata alla entrata in vigore, dal prossimo 21 dicembre, di ulteriori misure restrittive della mobilità del territorio nazionale, saranno poi pianificati specifici servizi sulla rete viaria stradale ed autostradale e, per evitare assembramenti, nelle stazioni ferroviarie, portuali ed aeroportuali, nonché presso i terminal di trasporto pubblico".

Le regole per chi viaggia in auto

Il Viminale ha di fatto annunciato una massiccia intensificazione dei controlli su tutta la rete stradale e autostradale per assicurare il rispetto delle norme anti contagio. Occhi puntati quindi sulle grandi stazioni ferroviarie del nord Italia, fino a domenica osservate speciali per evitare assembramenti. Ma è su strade e autostrade - secondo Repubblica - che si vedrà l’imponente dispositivo di controlli coordinato dal Viminale, con posti di blocco a imbuto e negli autogrill per verificare che chi viaggia in auto rispetti la normativa anti Covid. La stima è che almeno il 70 per cento delle persone che si metteranno in viaggio lo farà in macchina.

I controlli a imbuto sono posti di blocco che costringano le macchine a deviare in aree di servizio per essere sottoposte a controlli a tappeto e non più a campione.  E attenzione alle regole per il trasporto in auto. Nessun problema se a spostarsi è un nucleo familiare convivente, genitori e figli o coppie, ma se amici, colleghi, studenti, lavoratori, familiari non conviventi hanno intenzione di affrontare insieme un viaggio in una stessa macchina non potranno salire più di due passeggeri (oltre a chi guida) e con mascherina sempre indossata. Le multe sono salate.

Quando saranno vietati gli spostamenti

Nel frattempo si valutano proprio ulteriori restrizioni per il periodo che va dalla viglia di Natale all’Epifania. Nuove misure appaiono scontate, ma i termini sui limiti sono ancora oggetto di negoziazione tra chi, all’interno dell’esecutivo, sostiene una linea più rigorista e chi invece è propenso a concedere delle deroghe, soprattutto in materia di mobilità e spostamenti all'interno delle regioni. Sono due le ipotesi principali: quella di una zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi tra il 24 dicembre e il 3 gennaio e quella di un lockdown nazionale generalizzato dal 24 dicembre al 6 gennaio 2021. Insomma chi partirà questo weekend per raggiungere parenti e amici residenti in altre regioni non dovrebbe avere problemi e potranno pure sedere allo stesso tavolo a Natale e Capodanno. È molto probabile che non sarà così per chi invece vive nella stessa provincia, ma in due comuni diversi e magari limitrofi: se passasse, come pare probabile, la linea più rigorista, dal 24 al 27 dicembre e dal 31 al 3 gennaio non potrà nemmeno uscire di casa.

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