rotate-mobile
Attualità

L’Italia non fa più figli, ma in 10 comuni bresciani i bimbi aumentano

I dati Istat sulla popolazione bresciana: aumentano gli anziani e calano le nascite. Il “supporto” degli stranieri, i piccoli Comuni dove i dati vanno in controtendenza

Numeri alla mano: nel 2017 sono 10.138 le nascite e 11.720 i decessi, con saldo negativo di oltre 1.500 unità. E ancora: tra il 2016 e il 2017 si contano ben 420 nati in meno, proiettato sul decennio (dal 2007) la differenza è ancora più sostanziale, più di 3.200 nascite in meno. “Cosa significhi in termini sociali tale dato è presto detto – scrive Bresciaoggi – Tra cinque anni in prima elementare è come se mancassero di colpo 128 classi da 25 alunni ciascuna”.

Non manca qua e là qualche dato in controtendenza. L'unico “grande paese” che va al contrario è Manerbio, ovvero dove le nascite del 2017 aumentano rispetto a quelle di dieci anni fa: forse grazie alla forte presenza straniera, i nati sono 121 contro i 107 del 2007. Ci sono poi tanti (ma non tantissimi) piccoli Comuni dove i dati si invertono, dove i nati sono in aumento.

Sparsi un po' in tutta la provincia: Berzo Inferiore, Monno e Pian Camuno in Valcamonica, Bione, Capovalle e Preseglie in Valsabbia, Gambara e Longhena nella Bassa, Limone sul lago di Garda. Peccato che tutti insieme facciano meno di 17.500 abitanti, insomma poco più dell'1,3% del totale degli oltre 1,2 milioni di abitanti di tutta la provincia. Un po' poco per cambiare il mondo, ma per chi ama i “campanili” è comunque una buona notizia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L’Italia non fa più figli, ma in 10 comuni bresciani i bimbi aumentano

BresciaToday è in caricamento